Nuova Tortoreto le canta a tutti: alla maggioranza e non solo

Tortoreto. Nel dibattito politico che, progressivamente, si sta accendendo, a Tortoreto, si innesta la presa di posizione, molto ampia, dell’associazione Nuova Tortoreto.

 

Che analizza, senza tanti giri di parole quello che è il percorso dell’attuale amministrazione e le ultime vicende amministrative.

“Da una maggioranza identica agli ultimi 5 anni ed in continuità con i precedenti 10”, si legge nella nota, “era lecito aspettarsi un passo spedito nella realizzazione dei progetti in corso e una messa a terra dei nuovi interventi, celere e senza grossi problemi, invece il bilancio degli ultimi 10 mesi sono fortemente deludenti su tutti i fronti.

Da una parte la maggioranza, ripiegata su se stessa e sull’autopromozione, spesso personalistica, di ciascun componente (evidentemente già proiettato al dopo-Piccioni), in un continuo sgomitare per un’apparenza, senza sostanza. Per settimane abbiamo dovuto assistere alle beghe legate alla candidatura del nostro Sindaco a presidente di Provincia (e abbiamo visto com’è andata…) ed alle successive diatribe. Il programma triennale dei lavori non è stato mai aggiornato, discusso e votato, il bilancio di previsione che l’anno scorso fu approvato già a febbraio (ma evidentemente era solo per avere spazi di manovra per interventi pre-elettorali) quest’anno neanche a parlarne. Del polo scolastico, della piazza della chiesa, di piazza Matteotti, delle fognature promesse da tempo immemore più nessuna traccia”.

Il giudizio politico, però, non risparmia nemmeno le minoranze.

“La Lega fin da subito appiattita sulle posizioni della maggioranza e spenta come non mai (probabilmente dopo la bagarre durante le elezioni, i doveri di coalizione imposti dall’alto suggeriscono prudenza) e con Tortoreto Più, ma sarebbe meglio dire Azione, in quanto il PD, che pure, era stato il ‘socio’ di maggioranza della coalizione, che si concentra solo su questioni di forma e di lana caprina che nulla apportano alla discussione ed alla realizzazione fattiva dei progetti necessari alla città”.

Gli ultimi due consigli comunali. “Nel primo abbiamo assistito alla triste assenza dell’intera maggioranza”, prosegue la nota, “e ad un inutile scambio di battute tra il Presidente del Consiglio e le minoranze presenti. Nel secondo, invece, la normale dialettica, la discussione anche accesa e critica ma che deve essere sempre costruttiva, è stata sostituita da battibecchi di forma con, da una parte il Presidente del Consiglio che contingentava i tempi in punta di regolamento (a memoria, per la prima volta nella storia dei consigli del nostro Comune), costretto dalla necessità e pretesa di qualche consigliere, di tempi biblici per argomentare posizioni ed argomentazioni tecniche di dettaglio ed arzigogolate (che nella prassi normale andrebbero discusse, approfondite e districate in sede di commissione o, nel dialogo con gli uffici tecnici). Il risultato è stata una discussione surreale e incomprensibile, capace soltanto di spostare l’attenzione dai problemi della città e dalle possibili soluzioni, a questioni francamente di mera forma che non portano da nessuna parte.

Il risultato finale è stato: l’approvazione del progetto per un nuovo IAT, che Nuova Tortoreto accoglie con favore, anche se ci sarebbe piaciuto da cittadini, capire meglio eventuali alternative, costi nel dettaglio e obiettivi attesi, con il voto favorevole di maggioranza e Lega e contrario di Tortoreto Più.
L’azzeramento della commissione tecnica urbanistica, che era stata rinnovata lo scorso autunno. Strumento tecnico che esiste da sempre e supporta sia gli uffici che gli organi politici nella migliore comprensione di progetti tecnici, della normativa ecc., che da sempre ha svolto un lavoro encomiabile e risulta incomprensibile la ragione della soppressione. Anche su questo, alle minoranze non è rimasto che gridare al lupo al lupo, senza riuscire ad incidere in alcun modo sulle scelte della maggioranza che fa e disfà a proprio piacere.

“Nuova Tortoreto ha voluto dare fiducia al nuovo consiglio con la speranza che esso per una volta lavorasse per portare soluzioni a beneficio della cittadinanza, mai ci duole constatare che la stessa non viene minimamente rappresentata e tanto meno presa in considerazione.
L’auspicio dunque è rimandare ad altri terreni di scontro personalismi e/o rivalità in ottica futura, ponendo al centro dell’azione politica il benessere dell’intera comunità”.

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