Roseto. I Capigruppo Enio Pavone di “Avanti X Roseto-Roseto al Centro”, Nicola Di Marco di “Liberalsocialisti-Insieme per Roseto” e Alessandro Recchiuti di “Futuro In” hanno presentato un’interrogazione in merito alla Costituzione parte civile al processo Comandante della Polizia Municipale Tarcisio Cava.
Gli esponenti dell’opposizione di centro-destra ricordano che a seguito della cosiddetta “Multopoli Rosetana” ed in particolare del gran polverone che sollevò, anche a livello mediatico nazionale, l’operazione che dal 10 ottobre al 12 dicembre 2013 portò l’allora Comandante della Polizia Municipale, Tarcisio Cava, ad infliggere da solo ben 1.023 multe ad altrettanti automobilisti e che la stragrande maggioranza dei multati presentò ricorso al Giudice di Pace, e che più di 500 di questi ricorsi si sono conclusi con l’annullamento dei verbali e con la condanna anche alle spese legali da parte dell’Ente, considerato che a seguito di quanto sopra il Comandante Cava si dimise dall’incarico e che è stato di nuovo nominato “Comandante della Polizia Municipale di Roseto degli Abruzzi “dal Sindaco, Sabatino Di Girolamo. Lo stesso Comandante Cava è stato rinviato a giudizio per la vicenda definita ‘Multopoli’.
Per il centrodestra l’amministrazione comunale dovrebbe costituirsi parte civile e per questo chiede se lo abbia già fatto o se intenda farlo. Pavone, Di Marco e Recchiuti chiedono quindi che l’amministrazione spieghi le proprie intenzioni.
“Abbiamo presentato questa interrogazione anche perché, a giorni, inizierà il processo a carico del Comandante Cava e vogliamo conoscere le intenzioni dell’Amministrazione comunale” dichiarano i Capigruppo Pavone, Recchiuti e Di Marco che all’epoca della cosiddetta “Multopoli Rosetana” erano rispettivamente Sindaco, Assessore e Presidente del Consiglio Comunale della Città di Roseto degli Abruzzi.