E’ il commento della deputata teramana del Movimento 5 Stelle, Valentina Corneli, ricordando che “mentre il Capitano (un senatore della Repubblica pagato quindici mila euro al mese) liquidava la questione come ‘roba da mattir, noi ci eravamo già attivati per richiedere alle Autorità competenti ogni informazione utile per chiarire le ragioni del gesto e lo status dell’individuo. Perché i cittadini hanno bisogno di persone in grado di dare risposte ai problemi, con serietà e buon senso, non certo di inutili sciacalli”.
“Matteo Salvini continua a strumentalizzare i più deboli per il proprio tornaconto elettorale, non esitando neppure davanti ad un disagio che ha reso necessario l’intervento dell’autorità medica, il che denota il metro delle sue qualità umane e della sua, inesistente, proposta politica”, conclude la Corneli.