I lavoratori della Veco hanno già perso il posto di lavoro e da settembre riceveranno le lettere di licenziamento senza alcuna prospettiva per il futuro. Ma oltre a ciò hanno percepito l’ultima cassa integrazione covid nel mese di marzo. La mancata erogazione dell’ammortizzatore sociale nei mesi di aprile e maggio sarebbe dovuta a due motivi: da un lato la modifica delle procedure da parte dell’Inps, dall’altro la mancanza della copertura economica prevista in quanto il governo non ha trasferito i fondi all’Inps.
Dunque, incredibile ma vero, l’Inps da due mesi “non ha i soldi” per pagare la cassa integrazione! Ed è stato confermato dalle autorità, che la mancanza di liquidità da parte dell’Inps è un problema a livello nazionale.
“Rifondazione Comunista appoggia la sacrosanta protesta dei lavoratori Veco, costretti a sopravvivere con le loro famiglie in questi mesi terribili tra difficoltà, rinunce e sacrifici”, commenta Mirko De Berardinis, segretario cittadino di Prc – Se Teramo. “Ci uniamo alle forze sindacali nel grido di protesta contro tale situazione vergognosa. Ma di fronte a questa vera e propria macelleria sociale, provocata dal governo Draghi che ha lasciato l’Inps senza nemmeno i soldi per gli ammortizzatori sociali, non possiamo che chiedere: dove sono i rappresentanti delle Istituzioni e i parlamentari teramani ed abruzzesi? Cosa ne pensano i partiti di maggioranza Lega, Forza Italia, M5S e PD del disastro sociale che il loro governo sta provocando nel Paese?
Purtroppo questo è solo l’assaggio di quello che accadrà nei prossimi mesi, grazie allo sblocco dei licenziamenti dal 1° luglio deciso dal governo Draghi: si prevede già il taglio di 1 milione di posti di lavoro. Rifondazione Comunista continuerà a battersi per la difesa dell’occupazione e dei salari, lottando al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori”.