Arsita, Bisenti, Castiglione Messer Raimondo e Montefino sono stati i centri della Val Fino, in provincia di Teramo, visitati, nella giornata di oggi, dal presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, in un giro istituzionale utile per toccare con mano i problemi e le potenzialità di un territorio molto esteso.
Viabilità, trasporto scolastico, sanità territoriale, ricostruzione post sisma 2009 e 2016, infrastrutture e sviluppo economico i temi principali su cui Marsilio si è confrontato con i sindaci dei quattro Comuni.
“La legge regionale sullo spopolamento è stato un importante segnale di attenzione verso le aree interne – ha detto Marsilio – e sembra stia funzionando bene, almeno a giudicare da quanto ci rappresentano le amministrazioni locali. Dal prossimo anno – ha aggiunto – non ci sarà più bisogno di presentare l’Isee. Quindi, ci sarà un ulteriore incentivo per i nuclei famigliari a traferirsi nei Comuni montani e fare domanda per ricevere l’assegno di natalità. Ma ovviamente – ha proseguito – si tratta di un ma delle tante misure cui stiamo pensando per invertire il trend connesso al calo demografico dell’entroterra. Il rapporto con il territorio – ha sottolineato – è fondamentale anche per evitare che il senso di marginalità e di abbandono possano prendere il sopravvento”.
Ad Arsita, dopo un breve incontro nella sala consiliare con il sindaco Katiuscia Cacciatore e diversi consiglieri comunali, il presidente, accompagnato dal sottosegretario con delega alle Infrastrutture, Umberto D’Annuntiis, ha visitato il locale istituto comprensivo dove l’intera comunità scolastica gli ha riservato un’accoglienza molto calorosa con cori tradizionali abruzzesi. C’è stato spazio anche per alcuni quesiti da parte degli alunni sul ruolo della Regione nel governo del territorio. Il giro è proseguito con una visita in uno dei numerosi caseifici locali dove si produce il celeberrimo pecorino di Farindola. A Bisenti, invece, con il sindaco Renzo Saputelli, in Municipio, Marsilio ha affrontato, tra i vari temi, quello della viabilità che rappresenta una delle maggiori criticità per l’intera zona. Nello specifico, il sindaco ha posto l’accento sul rilancio del progetto Vomano-Fino legato alla Pedemontana Abruzzo -Marche e la richiesta di trasferimento all’Anas della strada provinciale n. 365. Un discorso a parte ha meritato, poi, l’ultratrentennale questione della diga di Bisenti, mai realizzata, rispetto alla quale si è parlato della necessità di concludere le procedure legate alla retrocessione dei terreni espropriati.
A Castiglione Messer Raimondo, il presidente della Giunta regionale, accolto dal sindaco Vincenzo D’Ercole, prima della visita in Municipio in cui sono stati anche rievocati i difficili momenti legati all’istituzione della zona rossa a causa della diffusione del Covid 19, ha avuto modo di visitare il locale asilo nido, inaugurato da pochi mesi, con dodici posti, tutti occupati. Uno dei fiori all’occhiello del piccolo centro della Val Fino proprio nell’ottica fornire servizi fondamentali per le giovani coppie che decidano di trasferirsi a Castiglione Messer Raimondo o nei Comuni circostanti. Ultima tappa a Montefino dove, il presidente, ospitato in Municipio dal sindaco Ernesto Piccari, ha potuto ammirare di persona il cantiere del centro pastorale e culturale che sorgerà nella struttura conosciuta come “Casa delle monache”.
Il Comune di Montefino, infatti, è risultato tra i beneficiari delle risorse previste dal “Piano nazionale di riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate”.
Infatti, nonostante il finanziamento statale di circa 750mila euro, solo grazie al cofinanziamento regionale si è potuto dare il via all’inizio dei lavori.