Il Movimento 5 Stelle Teramo non le manda a dire a Teramo 3.0, tra l’altro presente nella giunta di Teramo con il vice sindaco Maria Cristina Marroni.
“Battiato cantava del “ballo del potere” qualche anno or sono. Assistervi in diretta è altra cosa – dicono – Pensavamo di averle viste tutte, ma evidentemente al peggio non c’è mai fine. E così dopo lo spettacolo dei consiglieri comunali di entrambi gli schieramenti che abbandonano il loro seggio poco renumerativo in cerca di maggior fortuna(economica ovviamente) in Regione, dopo l’endorsement di Legnini, il leader del centrosinistra nei confronti di Di Dalmazio, futuro vicepresidente in pectore se il suo schieramento dovesse vincere le elezioni, dopo il salto della quaglia tentato dal consigliere Ciapanna, ancora da destra a sinistra,per tacere della Lega di Salvini, che tra una porchetta ed una maglietta giallorossa sulle spalle del suo leader, non avrà neanche un rappresentante in Comune dop ola folgorazione di Canzio per la sempiterna Democrazia Cristiana speravamo che il pietoso teatrino fosse finito”.
“Invece no: vedere Teramo 3.0, lo schieramento iconoclasta e post ideologico per per eccellenza che organizza un incontro a Teramo con il candidato Marsilio francamente va al di là di ogni immaginazione. Gli alfieri del rinnovamento e del cambiamento tutti in fila ad incensare il rappresentante della politica più vecchia che esista.Tutti pronti per una grande ammucchiata, preludio, evidentemente ad una grande abbuffata”.
E concludono: “Se queste colazioni improvvisate fatte di transfughi dovessero vincere, a rimetterci saranno solo i cittadini abruzzesi. Ora che centrodestra e centrosinistra hanno gettato la maschera ed hanno evidenziato quanto siano la stessa cosa e quanto a muoverli siano logiche di convenienza e spartizione del potere, l’unica speranza di attuare programmi seri e mirati al miglioramento della vita dei cittadini abruzzesi rimane il Movimento 5 Stelle”.