Lo ha dichiarato Il Cittadino Governante, spiegando che “il sindaco non contento di ciò nel DUP (Documento Unico di Programmazione propedeutico all’approvazione del Bilancio di previsione 2022) ha fatto inserire alcuni passaggi: ‘si prevede: Adeguamento delle indennità, come previsto dalla norma, in modo graduale nell’arco del triennio 2022-2024 per vicesindaco, assessori e presidente del Consiglio Comunale. Applicazione già nel 2022 e 2023 dell’indennità di funzione nella misura integrale per il Sindaco. La motivazione della scelta risiede nel fatto di voler garantire un adeguato ristoro rispetto al carico degli impegni istituzionali e di rappresentanza che impongono numerose trasferte ed in generale attività che il Sindaco è chiamato a svolgere durante tutta la settimana e che ad oggi, si ritiene, non sono ricompensate nella giusta misura’. Cioè invece di passare gradualmente da 3.067 euro (stipendio percepito fino al 2021) a 3.550 nel 2022, a 3.796 nel 2023 per arrivare all’intero aumento previsto nel 2024 che avrebbe portato a 4.140 il suo stipendio, subito dopo il consiglio che ha approvato il bilancio di previsione ha fatto fare una Determinazione dirigenziale in cui il sindaco (e solo lui) ottiene l’aumento di oltre il 30% dello stipendio da subito senza attendere il 2024 e lo fa addirittura in maniera retroattiva a partire da gennaio 2022! Infatti troviamo scritto: ‘Rideterminare, in rettifica a quanto disposto con la citata determina n. 190/2022 ed in esecuzione di quanto sul punto disposto in sede consigliare nella seduta del 12 maggio 2022, assunta in sede di approvazione della nota di aggiornamento al DUP 2022/2024, l’indennità del Sindaco, con decorrenza 1 gennaio 2022, nell’importo onnicomplessivo a regime pari ad € 4.140,00 con conseguente ricalcolo degli arretrati dal medesimo 1 gennaio 2022′”.
L’associazione di cultura politica precisa che “chi fa un lavoro giustamente deve essere pagato e possibilmente in maniera congrua rispetto all’impegno profuso e alle capacità. Riteniamo, però, che il lavoro istituzionale del sindaco – sono circa 3 anni che lo osserviamo – non abbia dimostrato finora un’azione amministrativa tale da meritarsi questo notevole aumento dello stipendio. Tanto per fare qualche esempio: Costantini, che ha tenuto per sé la delega all’urbanistica, generalmente non partecipa alle riunioni della commissione urbanistica e non relaziona mai né in commissione, nè in consiglio comunale. Gli uffici sono sovraccarichi di pratiche; le scelte nei progetti importanti penalizzano il pubblico come nella recente variante dell’ex SADAM. Se non ci fosse stato il grande impegno della segretaria comunale dottoressa D’Egidio (ora sostituita dalla dottoressa Vecchi) e dei dirigenti rimasti ( 2 per 4 settori!) il Comune sarebbe in panne, perché il sindaco in 3 anni non è stato in grado di riorganizzare la macchina amministrativa insufficiente per mancanza di dirigenti e di personale. La tassazione locale è rimasta alta anche con la sua amministrazione, anzi ha esteso i parcheggi a pagamento e raddoppiato le multe alle auto con i famigerati ‘semafori intelligenti’. Ha perso fondi significativi per l’edilizia residenziale sociale. Nonostante le tante risorse a disposizione col PNRR per innovare e migliorare ulteriormente Giulianova, finora ben poco è stato ottenuto. La manutenzione del patrimonio pubblico è insufficiente. L’igiene ed il decoro cittadino, tranne l’eccezione del lungomare monumentale, sono trascurati. Le opere pubbliche vanno molto a rilento, sono realizzate grazie soprattutto a finanziamenti lasciati dalla precedente amministrazione, quelle realizzate non rappresentano effettivi miglioramenti. Non tutela il nostro ospedale: lo ricordiamo come il grande assente al corteo per l’ospedale di primo livello organizzato qualche mese fa. Le strutture per la cultura sono sempre meno: durante il suo mandato alla mancanza di un teatro si sono aggiunte la chiusura definitiva del cinema Moderno e del Museo d’Arte dello Splendore. In economia la sua Giunta si occupa solo di Turismo. Per i mercati si continua a navigare a vista creando continui disagi agli ambulanti e agli acquirenti. Però i suoi assessori in conflitto di interesse si sono sbarazzati subito del mercato del giovedì sul lungomare monumentale. Ha privatizzato gli asili nido e il servizio di apertura della Biblioteca. Per i giovani c’è ben poco: è stato chiuso anche il Centro Informagiovani.
Non ha a cuore la partecipazione dei cittadini che sta tenendo sempre più ai margini della vita pubblica. I Comitati di Quartiere scaduti non vengono rinnovati. Se avesse promosso il Bilancio partecipato (finora mai fatto), chissà cosa avrebbero detto i cittadini di fronte alla proposta di assegnare al sindaco circa 15.000 euro in più all’anno e non dal 2024 e nemmeno da subito ma addirittura retroattivamente da gennaio 2022?
Altro si potrebbe dire ma chiudiamo con una considerazione: in un periodo di grande difficoltà per tanti, in particolare per le fasce più deboli, è stato davvero poco opportuno procedere a questi aumenti che magari potevano essere devoluti per contrastare la povertà estrema. Noi riteniamo che la buona politica sia quella che si mette al servizio della comunità con la pratica del buongoverno non quella che ricerca potere e soldi”, conclude Il Cittadino Governante.