“Dopo le ultime vicende politiche tra PD, IV e i Cinque Stelle, appare evidente che in città si sta consumando l’ennesimo indecoroso spettacolo orchestrato da teatranti di scarsa qualità. In merito, esprimiamo il nostro disappunto per le ultime dichiarazioni rilasciate dal consigliere del M5S Filippo Da Fiume, evidente portatore di interessi personali, meritevoli di essere stigmatizzate: “Noi consiglieri del Movimento 5 Stelle di Pineto siamo stati eletti per incidere sull’amministrazione della città”. Manifestazioni queste che cozzano con la volontà degli elettori”.
“È bastato che il sindaco offrisse una tazzina di caffè e la promessa di una poltrona che i 5 Stelle, senza pudore né vergogna, tradissero il mandato elettorale affidatogli dai cittadini pinetesi, ossia quello di essere all’opposizione e alternativi a Verrocchio e al Pd. Affermazioni, quelle del candidato sindaco in quota 5 Stelle, che evidenziano la più becera operazione di trasformismo politico fatto per interessi personali, ovviamente a discapito della città di Pineto che si vede oltraggiata da due consiglieri che incarnano perfettamente il personaggio di Cetto La Qualunque. Il risultato è semplicemente che gli elettori del Movimento pinetese non sono più rappresentati dalle persone che hanno votato”.
“A questo punto”, continua la nota di Fratelli d’Italia Pineto, “chiediamo come sia stato possibile questo cambio di rotta che ha stravolto l’idea del M5S sulla gestione del territorio, del demanio, sul posizionamento del mercato settimanale, sulla mancata attuazione dei Puc, sull’incapacità di adottare scelte in grado di arginare il fenomeno dell’erosione della costa, sulla gestione rifiuti. E, ancora, come potrà incidere il consigliere Da Fiume, in evidente conflitto di interessi, sulla questione Garden? Appare evidente che la loro non è più politica ma professione”.
Pio Ruggiero, coordinatore locale del partito di Giorgia Meloni, aggiunge: “il comportamento assunto da Da fiume e Mazzocchetti rappresenta un oltraggio nei confronti di tutti i cittadini pinetesi ma, soprattutto, verso coloro che hanno votato i pentastellati. A queste persone rimane il disappunto, la delusione per aver dato il loro sostegno a figure politiche che passano con disinvoltura alla fazione opposta. In realtà, quella messa in scena dai consiglieri Mazzocchetti e Da Fiume, rimane un’operazione fortemente imbarazzante, se l’imbarazzo fosse ancora un valore umano”.
“Intanto Verrocchio”, prosegue Ruggiero, “intento ad arrivare a fine mandato senza scossoni per farsi eleggere in Regione, non ha fretta nel varare la nuova Giunta; deve attendere che si voti per le provinciali come gli è stato ordinato dai vertici del PD. Il sindaco è forte della sua posizione poiché Italia Viva non vuole uscire dalla maggioranza (nonostante stiano stati cacciati) e il M5S, con lo scalpitante Da Fiume, è in procinto di occupare la poltrona che fu dell’ex assessore al Bilancio, Claudio Mongia. Il live motive di una storia di incoerenza politica e umana”.