“…Ci interessa fornire un contributo in modo costruttivo e dialogico, affinché l’attenzione di chi sarà chiamato ad assumere responsabilità civili e politiche, sia dedicata alle esigenze dei cittadini, ai valori fondanti il loro vivere assieme, alla tutela dei loro legittimi interessi, con uno sguardo privilegiato per i più deboli, i più fragili, i meno protetti, dei quali noi, in ragione della nostra quotidiana esperienza, conosciamo aspettative e necessità.
In una situazione generale sempre più caratterizzata dalle tendenze a forme più o meno striscianti di populismo e degenerazione massmediatica, importanti saranno la preparazione umana e relazionale, il rispetto dell’altro, la libertà dalla logica del potere, la nitida percezione della dignità della persona, la capacità di dare sostanza alle relazioni personali; tutte queste, costituiscono qualità imprescindibili per chi ambisce a incarichi pubblici.
Intendiamo richiamare i candidati al valore della politica come testimonianza di servizio ai cittadini e non come accumulo di privilegi e interessi destinati a sfociare in carriere o sistemazioni politiche. “La comunità è costituita per essere a servizio della società civile, dalla quale deriva” Compendio Dottrina Sociale, 417
C’è bisogno di una buona politica, che metta al centro la persona umana nella sua interezza.
La visione della città
“La politica, in quanto forma più compiuta di cultura, non può che trattenere come preoccupazione fondamentale, l’uomo”. (L. Giussani, “L’io, il potere, le opere”)
Oltre le argomentazioni che sostanziano ciascun programma elettorale e che investono i temi della vita di comunità, riteniamo sia importante conoscere quale idea di città anima coloro che si candidano a governarla. Nulla di astratto ci attendiamo quale risposta, né soluzioni chissà quanto ipotetiche. Crediamo che non sia possibile concepire l’agire politico sciolto da una impostazione culturale; e cioè siamo convinti del fatto che una buona politica risiede principalmente nella sua capacità di rispondere fattivamente ai desideri dell’uomo e della comunità in cui vive e deve rispondere primariamente ai bisogni. Il tutto in una visione di insieme che rifugga dal pallido concetto della integrazione a sé bastante ma si manifesti appieno nell’idea di comunità che fa dell’inclusione una pratica normale, che la completa e forma. L’attesa è che i governanti non si impegnino a rincorrere un po’ a caso la domanda politica disordinata dei cittadini, senza essere in grado di elaborare un’offerta politica ragionata, seria, responsabile: ossia capace di mettere in connessione i desideri dei cittadini con la realtà, in un’ottica di bene comune e non di semplice acquisizione del potere nel breve termine.
Per tutto ciò, segnaliamo ambiti di lavoro di cui siamo direttamente testimoni, chiamando gli interlocutori che vorranno farli propri, non ad una mera assunzione di impegni ma a risposte concrete e misurabili.
PARTECIPAZIONE E SUSSIDIARIETÀ
DISABILITÀ
“Non guardo le masse, ma le singole persone. Se guardassi le masse non inizierei mai”. M. Teresa di Calcutta
IL VOLONTARIATO
Il volontariato è sempre in uscita, il cuore aperto, la mano tesa, le gambe pronte per andare” P. Francesco
• Il Volontariato sostiene chi è in condizione di povertà (singoli o famiglie), giovani in difficoltà, anziani, disoccupati, persone individualmente o socialmente fragili, nel quale la parola concretezza ha una sua visibile e inequivocabile traduzione;
Il coraggio di scelte compiute in base all’etica della responsabilità e del servizio al bene pubblico è parte essenziale di una politica buona. Ma ciò ha senso solo dentro un percorso autentico di ascolto e partecipazione col quale sviluppare una città viva, accogliente e “plurale”, capace di mescolare bellezza, differenze, culture. Una città socialmente e culturalmente attiva, in cui i servizi alla persona siano potenziati e prioritari.