La situazione economica del Paese e dell’Abruzzo, la sfiducia che ha la gente nei confronti della classe politica e i problemi prodotti dalla globalizzazione e dalla destabilizzazione del bacino del Mediterraneo spingono gli elettori a non andare a votare o, addirittura, al tristemente noto voto di protesta che porta solo ad una perdita di tempo oltre che dispersione dei voti. Sono dell’avviso che invece la gente debba esprimere un voto responsabile scegliendo delle persone competenti, con esperienza e lealtà. Io sono assolutamente convinto che la lista “Insieme” e che Mimmo Srour possano soddisfare tali requisiti.
Il terremoto lascia ancora parlare di sé sia nella provincia de L’Aquila che in quella di Teramo, quali potrebbe essere una soluzione efficace per arginare i danni che si lascia dietro?
Le province de L’Aquila e di Teramo sono state colpite negli ultimi anni da tragedie di portata occasionale. A mio avviso, sia per L’Aquila che in particolare per il Teramano, potrebbe esistere una sorta di “formula magica”: sconfiggere la burocrazia e la certezza del diritto. Penso che fin troppi decreti e troppe ordinanze, con la loro lentezza e le lungaggini che causano, abbiano complicato una situazione già di per sé complicata. Abbiamo bisogno di un Testo Unico da applicare nelle zone terremotate.
Opere pubbliche nei piccoli paesi e strade provinciali abruzzesi, la situazione è al collasso. Si può sbloccare ?
Le condizioni delle infrastrutture in Abruzzo e, soprattutto, nelle province di Teramo e dell’Aquila sono al limite del collasso sia per la carenza di interventi, di manutenzione ordinaria e straordinaria sia per la mancanza di investimenti. A questo proposito vorrei segnalare che il Segretario del nostro partito (PSI), il Vice Ministro MIT Riccardo Nencini, ha previsto di destinare alla manutenzione delle strade provinciali dell’Aquila e di Teramo la somma di circa 32 milioni di euro nei prossimi 5 anni (2018-2022).
Questo non deve rimanere un episodio sporadico, anzi, dobbiamo avere un programma certo e stabile per quella che sarà la manutenzione del territorio. Noi sappiamo che la somma di circa 1 miliardo di euro investito nella creazione di nuove infrastrutture può restituire all’intera comunità tre volte tanto portando quindi notevoli effetti positivi anche nel campo occupazionale (come dimostrato dagli ultimi studi che parlano di 3,5 miliardi guadagnati).
Quali sono le risposte della lista “Insieme” al problema dell’immigrazione rispetto a quanto sia già stato detto o fatto dal PD?
L’immigrazione è un fenomeno che avanza di pari passo con la necessità intrinseca dell’uomo di migliorare la propria vita e la propria condizione economica spostandosi da un luogo all’altro cercando un’evoluzione continua. In altre occasioni guerre, siccità e carestie hanno spinto interi popoli a spostarsi ed emigrare alla ricerca di una situazione migliore rispetto a quella nella quel vivevano.
Noi oggi viviamo una fase drammatica di questo fenomeno e si può facilmente prevedere che lo stesso avrà anche conseguenze gravi sul prossimo futuro specialmente per la convivenza pacifica nel nostro Paese. Alcuni Paesi occidentali come la Francia, l’Inghilterra, gli USA (…) solo per salvaguardare i propri interessi economici e poilitici, hanno lavorato alla destabilizzazione dell’area del Mediterraneo e dei Balcani, causando l’immigrazione di intere classi demografiche da zone colpite da guerre civili e devastate dalle carestie o da condizioni di vita insalubri ed impossibili da sostenere per qualsiasi essere umano.
A tutto ciò oggigiorno si aggiunge la pressione democratica che esiste in alcuni paesi come il Terzo ed il Quarto mondo. E’ per questo che, in una situazione che non sembra poter migliorare facilmente e che anzi ci lascia solo credere in un inasprimento a breve termine, bisogna affrontare il fenomeno con lucidità e con una strategia di azione e risoluzione programmatica ben precisa. Questa strategia di cui parlo è completamente latitante a livello di Unione Europea: l’Italia è stata abbandonata a sé stessa ad affrontare questo gravissimo problema. Non dimentichiamo che l’Italia è proprio quel “corridoio” che porta al cuore dell’Africa attraversando la Nigeria, il Senegal, la Libia (…) passando per il Mediterraneo.
Gli altri Paesi dell’Unione Europea ci hanno letteralmente lasciati soli, addirittura si è arrivati alla chiusura delle frontiere di Francia ed Austria.
Noi crediamo che all’immigrato debba essere garantita una vita dignitosa e che debba essere integrato nella realtà nella quale subentra. Crediamo inoltre che l’immigrato sia tenuto a dover rispettare le nostre leggi, la nostra cultura e la nostra storia. Perciò, proprio per assicurare a noi e agli immigrati una convivenza pacifica e una coesione interculturale, che l’elemento chiave che la strategia europea dovrebbe avere come fulcro sia proprio il controllo dei flussi dell’immigrazione.
(messaggi elettorali)