“I due programmi sono quasi identici, con una sforbiciata qua e là nel disperato tentativo di camuffare la copiatura da ultimo banco di scuola elementare.
Peccato che nello scapestrato maquillage abbiano lasciato tracce visibili del programma Rosetano come ad esempio la volontà di rientrare nell’Unione dei Comuni per la gestione dell’ambito sociale, o i riferimenti al progetto del teatro di Villa Clemente, o programmi che prevedono consulte già esistenti a Tortoreto come quella dei Giovani o del Turismo.
Il programma appare identico sia per le parole utilizzate che per l’impostazione di fondo e la suddivisione del programma, sostituendo laddove inevitabile il solo nome del comune e adattando qualche manifestazione alle consuetudini locali.
I cittadini di Tortoreto sono fortunati perché, forse, saranno risparmiati dalla prosopopea del “programma certificato” tanto abusato da Nugnes in campagna elettorale e hanno smascherato il bluff D’Amelio prima dei rosetani, illusi da un imponente quanto colorata campagna elettorale che li ha portati a scoprire il vero volto dell’amministrazione solo con mesi di ritardo.
Ci stupisce comunque come il ben remunerato apparato di comunicazione messo in campo da Azione abbia così clamorosamente toppato, abbiamo però scoperto che fine ha fatto il progetto di Villa Clemente: si è trasferito a Tortoreto!”,chiosa Di Giuseppe.