“La sintesi che si auspicava portasse verso quel rinnovamento strutturato è stata più
una esternazione di intenti che in verità reale esigenza da parte di molte delle anime
della coalizione”, si legge nella nota.
”Azione ha una chiara e ben definita identità politica che guarda a Tortoreto quella che viviamo e vogliamo- piuttosto che alle sole logiche di potere figlie di
calcoli aritmetici e posizionamenti personali”.
“Abbiamo dimostrato apertura e collaborazione”, prosegue il comunicato, “sedendoci al tavolo politico allargato dove erano presenti forze anche molto eterogenee e ciò in nome di quello spirito di unità che a tutti i livelli in tempi di fragilità economica e sociale si tenta di perseguire.
Era nostro dovere provare a trovare una sintesi perchè noi crediamo nella democrazia partecipativa ma se ciò vuol dire snaturarsi allora preferiamo dare la parola ai tortoretani affinchè giudichino chi meglio li possa rappresentare. Con lo stesso spirito di inclusione, Azione Tortoreto, è aperta a chi vorrà riconoscersi nel valore di rinnovamento, nel rispetto della storicità della nostra città. C’è chi guarda alle prossime elezioni, noi guardiamo a Tortoreto”.
La posizione della D’Amelio, anche in predicato di guidare la coalizione, appare molto netta sotto questo aspetto e non è da escludere che Azione, a questo punto, possa seguire percorsi diversi. Il listone, al netto delle decisioni definitive del partito di Calenda, in ogni caso, prosegue nel suo percorso e a breve potrebbe ufficializzare il candidato sindaco (il favorito è Mauro Calvarese di Tortoreto Città Futura), mentre al momento non ha sottoscritto il documento Tortoreto Civico, presente alle amministrative del 2017 con una propria lista.