“Abbiamo discusso per oltre sei ore – ha detto il sindaco Scordella – pur sapendo che, trattandosi di un consiglio straordinario, non avremmo avuto alcunché da deliberare con votazione finale. Alcuni consiglieri dell’opposizione hanno dichiarato che la politica deve essere costruttiva. Giudizio pienamente condiviso dalla maggioranza”.
“Non altrettanto coerenti e calzanti – ha lamentato il sindaco – sono state le proposte seguite alla premessa: richiesta di istituzione di quattro commissioni consiliari e la determinazione della riduzione delle indennità degli amministratori e del gettone di presenza dei consiglieri da destinare a famiglie che sono nello stato di bisogno. Le commissioni consigliari, soprattutto in momenti come questi in cui è richiesta la tempestività di azione, rischiano di diventare la proverbiale palla al piede per la farraginosità e la difficoltà di funzionamento. I gesti di carità sono atti strettamente personali per loro natura, altrimenti si trasformano in un mettersi in mostra che svuotano completamente il significato e il valore del gesto di donare qualcosa ad altri che hanno bisogno”.
“Diverso, intelligente e concreto – ha sottolineato il sindaco Scordella – l’atteggiamento del consigliere Francesco Comignani che ha condiviso la mia ferma volontà ad esaminare e dare risposte ai problemi che stanno angustiando la città, mediante l’istituzione di un tavolo permanente, aperto a tutte le forze politiche, propositivo e decisamente determinante per la predisposizioni di proposte di provvedimenti amministrativi da sottoporre all’esame e all’approvazione del consiglio comunale in seduta ordinaria. I consigli straordinari, in tempi in cui occorrono concretezza, dinamicità e immediata capacità di intervento – ha sottolineato il sindaco Scordella – sono inutili, improduttivi, se non controindicati”.
Azioni a sostegno delle famiglie bisognose. “Ribadisco che abbiamo già le organizzazioni del terzo settore, indicate dall’ANCI nazionale e dallo stesso Governo, che svolgono con dedizione e successo questo tipo di lavoro, senza fare clamore ma con saggezza. Devo, purtroppo, lamentare che l’unico punto all’ordine che richiedeva il voto è stato disatteso da quattro consiglieri di minoranza che hanno abbandonato l’aula prima della fine del Consiglio. Si trattava di sostenere la richiesta formulata al Governo dal Comune di Castiglione alla Pescaia, condivisa dall’ANCI e da quasi tutti i Comuni d’Italia di ogni colore politico, di sospendere, almeno per quest’anno particolare, il versamento del fondo di solidarietà per i Comuni con saldo in negativo”.