Atri. Il circolo del Partito Democratico di Atri torna all’attacco contro il Sindaco Piergiorgio Ferretti e il manager della Asl teramana, Maurizio Di Giosia, sulla gestione dell’emergenza sanitaria e, in particolare, del destino del San Liberatore di Atri.
“Non ce la sentiamo di fare satira politica in questo grave momento in cui il Covid 19, nella seconda ondata, sta dilagando creando un vero sconquasso nella sanità pubblica, altrimenti ci sarebbe veramente di che divertirsi. Il tempo per prepararsi alla seconda ondata… sprecato; i soldi stanziati… buttati per conversioni e riconversioni degli Ospedali; la mancanza di personale medico e infermieristico; la ignorata istruzione del personale per compiti sanitari così particolari; l’assenza di un vero Piano per l’emergenza, la indecente diatriba tra dirigenti sanitari e tra esponenti politici richiamati dall’odore di visibilità. Tutto questo e altro, è ciò che ci avete offerto! Gli abruzzesi e, in particolare gli atriani, non meritavano questo triste spettacolo!”, scrive il Pd di Atri nella nota.
Contro Di Giosia e…“E’ ormai evidente che qualcuno deve andare a casa a riposarsi dallo stress, dalla propria incapacità e dal proprio servilismo politico, a cominciare chiaramente dal “manager” della ASL teramana Di Giosia. Egli dovrebbe avere la dignità di dimettersi o essere dimissionato con l’immediata nomina di un Commissario straordinario per l’emergenza, perché la pandemia, come sappiamo, non finisce qui”.
contro il Sindaco Piergiorgio Ferretti. “E del ruolo del nostro amato Sindaco Ferretti? Dopo le amenità sulla “fortezza Atri”, le rassicurazioni che non rassicurano, le “urla” inefficaci, le figuracce politiche, il sempre più grande isolamento da parte dei suoi, che facciamo? Organizziamo una protesta popolare, cortei che non si possono fare? No! Noi siamo diversi, lo abbiamo già detto e dimostrato. Quando avvertiamo che esistono gravi situazioni di tenuta sia per la sanità che per le istituzioni democratiche, siamo con le Istituzioni anche se, chi ci rappresenta, non la pensa allo stesso modo, ma è stato liberamente eletto”.
“La sensazione di paura e di affanno che avvertiamo nella gente comune”, conclude il Pd Atri, “devono trovare giuste rassicurazioni non solo con le parole, ma con i fatti concreti. Verrà il tempo propizio per i resoconti e per le nostre posizioni critiche e responsabili, tempo in cui saranno valutati insieme a chi ha oggi il dovere di provvedere, ma non provvede”.