Non è certo tenero nei giudizi Anastasi, che parla della morte pilotata di una perla, motivo d’orgoglio per il nostro territorio, che garantiva la crescita culturale e la realizzazione dei sogni di molti ragazzi”, scrive in una nota.
L’istituto era una scuola paritaria, quando è stata istituita era il fiore all’occhiello della Val Vibrata, tanto che qualche anno fa un candidato aveva sbandierato che tutto procedeva a gonfie vele, a distanza di circa tre anni, ci si accorge che la situazione era totalmente diversa.
Qualcuno deve spiegare ai cittadini corropolesi e di tutta la Val Vibrata il perché di questo tragico epilogo.
Chi pagherà per questo?
Chi pagherà per aver rubato i sogni a quei ragazzi?”.