“In V Commissione regionale, è stata approvata all’unanimità la risoluzione da me presentata per la reintroduzione dell’obbligo di inserimento della clausola sociale nei bandi di gara, cioè di un dovere di assorbimento del personale utilizzato dall’impresa uscente, armonizzato con l’organizzazione aziendale prescelta dal nuovo affidatario” annuncia il Vicecapogruppo regionale del Partito Democratico, Dino Pepe.
“I lavoratori vivono sempre più sulla propria pelle e su quella delle loro famiglie il disagio della precarietà. Il venir meno dell’obbligo della clausola sociale porterebbe ad un peggioramento delle condizioni contrattuali di oltre 10 mila persone nella nostra regione. Inserire la clausola sociale come elemento facoltativo, infatti, andrebbe a determinare un pericoloso arretramento sulle tutele dei lavoratori perché porterebbe ad una deregolamentazione del mercato del lavoro, con la legittimazione del dumping contrattuale, ossia il mancato rispetto di leggi in materia di sicurezza e diritti per abbassare i prezzi di produzione, con la conseguenza di retribuzioni più basse e di minori diritti per il lavoratore” prosegue Dino Pepe.
“Pochi giorni fa con un emendamento approvato in commissione alla Camera, che modifica il testo varato dal Senato, è stata reintrodotta nella legge delega in materia di appalti pubblici l’obbligatorietà della clausola sociale a tutela delle lavoratici e dei lavoratori.
La mia Risoluzione approvata in Regione, frutto del dialogo con i Sindacati, dei quali ho raccolto le sollecitazioni, rafforza il fronte al fianco di lavoratori, perché questa tutela sia prevista nel testo definitivo della norma dopo l’iter parlamentare” conclude Pepe.