Ad aprire una riflessione sul tema è Paolo Forlì (Bella Colonnella), candidato sindaco alle ultime elezioni e ora consigliere di minoranza nell’assise civica.
“Le ultime elezioni provinciali hanno messo di nuovo in evidenza che senza pianificazioni a medio-lungo termine, senza progettualità, senza tavoli di incontro, è impossibile ottenere i risultati elettorali che oggi i cittadini della provincia di Teramo ed il centro sinistra meriterebbero”, scrive Forlì.
”Le spaccature evidenti del centrodestra – che alle provinciali si è presentato addirittura con due liste separate (ma con disegni strategici ragionati e ben chiari) – e il palese fallimento delle sue politiche economiche, sociali ed ambientali, in tutti i vari gradi di rappresentanza, non sono sufficienti per dare speranza ad un prossimo doveroso cambiamento di rotta.
Ciò di cui si sente la mancanza è la creazione di un luogo di incontro e coordinamento delle molteplici anime del centro sinistra, costituite da partiti, associazioni e cittadini che, ad oggi, non hanno punti di riferimento.
E’ sempre più chiaro che una regia “unica” affidata al PD non è sufficiente. Non basta attivare qualche iscritto a poche settimane dalle scadenze elettorali, fare appelli fuori tempo massimo o presenziare ad un paio di manifestazioni per sperare di costruire un progetto solido ed offrire proposte valide e vincenti. E’ mia convinzione che occorrerebbe allargare il centrosinistra alle sue varie anime politiche ed alla società civile, riottenendone la fiducia, lavorando nei territori giorno dopo giorno – anche e soprattutto quando le scadenze elettorali non sono vicine – coinvolgendo cittadini, simpatizzanti, iscritti, associazioni e partiti su temi specifici e concreti.
I temi. “Occorrerebbe inserire urgentemente la questione ambientale, quella sociale e quella del lavoro all’interno delle agende”, prosegue Forlì. “Pianificare ed organizzare iniziative; far funzionare i consigli comunali quali preziosi ed attivi strumenti sul territorio; convocare tavoli di coordinamento a scadenze regolari; occorrerebbe, in sostanza, costruire punti di riferimento certi ed autorevoli e restituire la giusta identità ad un’intera coalizione che oggi è trascurata e disallineata.
In qualità di semplice consigliere comunale di un piccolo paese della nostra provincia, attendo con speranza l’attivazione di nuovi processi di intesa e coordinamento, perché il centrosinistra torni a coinvolgere iscritti e simpatizzanti e recitare un ruolo da protagonista a livello provinciale e regionale.