Castelli, la minoranza: “Linee programmatiche approvate senza idee né progetti”

Castelli. Nel consiglio comunale di ieri, 30 novembre, sono state approvate, con il voto contrario della minoranza, le linee programmatiche del mandato 2020-2025.

 

“Siamo basiti dalla totale assenza di idee e progetti che dovrebbero infarcire gli intendimenti dell’Amministrazione comunale, così come siamo sconcertati dalla debolezza con la quale la nuova maggioranza si approccia al prossimo quinquennio amministrativo”, scrive il gruppo di minoranza Castelli Capitale. “Alleghiamo il testo integrale del documento (Linee Programmatiche 2020-2025 approvate il 30.11.2020) affinché siano tutti in grado di pesare gli argomenti e sconcertarsi personalmente dell’insipienza di cui è capace chi è alla guida del Comune”.

“In particolare”, continuano i consiglieri Francia, Cardone e Di Claudio, “sul tema fondamentale della ricostruzione post-terremoto, come è noto ferma da 11 anni, si prevede un timido sollecito alla presentazione dei progetti che latitano. Sull’argomento del lavoro non si prevede nemmeno un piccolo incentivo e allo stesso modo avviene per il turismo e la cultura, totalmente abbandonati negli ultimi anni, come pure avverrà per i prossimi, fatta salva l’ipotesi di candidatura della Chiesa di San Donato a patrimonio dell’UNESCO. Non va sottaciuto che la presenza in Piazza San Pietro a Roma per le festività natalizie del presepe monumentale in ceramica non è né opera del Comune, né un qualche aiuto organizzativo è stato offerto all’operazione che rappresenta una straordinaria opportunità per Castelli, anzi il rischio è di rovinare la visibilità – che l’evento certamente porterà – con la mancata organizzazione dell’accoglienza turistica, dove svetta la completa e perdurante chiusura del Museo delle Ceramiche”.

E ancora: “La scuola resterà una cenerentola, al pari dei lavori pubblici, dell’ambiente e dell’agricoltura, se si eccettua una esilarante “gestione del bosco”. Poi l’Amministrazione si affida fideisticamente alle “risorse del Recovery Plan”, sperando che la Divina Provvidenza illumini il nostro massacrato territorio con qualche finanziamento a fondo perduto (e senza progettazioni cantierabili pronte all’uso). Sul tema del sociale scende il buio più totale: “si acuiranno vecchie fragilità e se ne presenteranno di nuove”. Amen. Infine sullo sport c’è la perla più splendente, infatti l’Amministrazione del sindaco Seca prevede nei prossimi anni la ristrutturazione del campetto di Villa Rossi con i fondi della passata consiliatura, in tal modo certificando che per i prossimi 5 anni non ci saranno né idee né finanziamenti per aree e attività sportive”.

In conclusione, per i consiglieri di minoranza del Comune di Castelli, si tratta di: “un capolavoro al contrario che rischia di peggiorare un quadro di declino complessivo che il paese non merita, soggiogato da una maggioranza inerte e totalmente incapace di progettare, di reperire finanziamenti, di svolgere appalti, di offrire incentivi ai residenti e alle attività produttive”.

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