“In merito alla denuncia pubblica del Consigliere Petrosino su presunte illegittimità su delega ufficiale anagrafe, sono in corso di definizione da parte del sottoscritto sindaco i riscontri da fornire alla Prefettura. Al momento gli consiglio vivamente di usare prudenza nelle dichiarazioni e nelle esposizioni mediatiche”. A dirlo il sindaco di Castellalto, Vincenzo Di Marco.
“Questa vicenda, che si poteva annoverare in un procedimento di una normale verifica di atti amministrativi, sta assumendo dei contorni gravi. Per questo nella giornata odierna ho inviato una segnalazione al Prefetto, che vale come atto di denuncia, inviato anche alla Procura della Repubblica e al Comando Provinciale dei Carabinieri di Teramo, per l’accertamento di fatti incresciosi compiuti nella giornata di ieri dal Consigliere Petrosino”.
Di Marco dice che “ieri 7 maggio il consigliere in questione ha, in barba alle limitazioni Covid fatto accesso agli uffici comunali, compiendo atti di pressione psicologica, usando un linguaggio violento e accusatorio nei confronti di una stimata e onorata dipendente comunale, al fine di ottenere dei documenti sulla vicenda anagrafe in questione ad horas, nella più completa violazione delle modalità e procedure previste per l’accesso agli atti. Il suo comportamento ha provocato un forte stress emotivo alla dipendente in questione che si è sentita minacciata, insultata e intimidita, nello svolgimento di delicate pubbliche funzioni, che ho potuto constatare di persona essendo immediatamente accorso, per esprimere tutta la mia vicinanza e solidarietà. Gli accadimenti, aggravati dal fatto che sono stati compiuti nei confronti di una donna, sono posti ora al vaglio degli inquirenti, al fine di accertare le eventuali responsabilità del soggetto. Ho chiesto per iscritto un immediato intervento del Prefetto al fine di ricondurre le vicende nei normali binari di formale correttezza istituzionale. La ‘fortuna’ del consigliere è stata dettata dal fatto che il sottoscritto era impegnato altrove, altrimenti avrebbe ristabilito l’ordine e il decoro istituzionale in poco tempo. E’ bene precisare che gli epiteti e le frasi lesive della dignità delle persone che spesso vengono usate, e non dovrebbero, nella dialettica politica, non possono essere usate di certo nei confronti di pubblici ufficiali e di onorate persone, funzionari delle amministrazioni locali e rispettabili soggetti della nostra comunità”.
E ancora: “L’eccesivo presumibile nervosismo abbinato a probabile smania compulsiva da campagna elettorale prossima, almeno riscontrata dal sottoscritto dal racconto delle vicende e dall’atteggiamento assunto dal consigliere nelle sedute pubbliche di consiglio, che ormai da qualche tempo pervadono Petrosino, devono essere respinte e censurate dagli organi competenti quando sfociano in possibili azioni di violenza, in quanto sono atteggiamenti e modalità che la comunità di Castellalto ha già archiviato e respinto da molto tempo”.