La necessità di superare una serie di difficoltà, che poi si riverberano anche sul pagamento degli stipendi, impone di accelerare le procedure di insediamento del nuovo consiglio di amministrazione dell’Asp1.
Operazione questa imprescindibile, dopo lo stallo dei mesi scorsi, per consentire alle cooperative che operano nelle 4 case di riposo che gravitano sotto l’egida della stessa Azienda dei servizi alla persona. E su questa tematica Area Blu, il coordinamento di amministratori e cittadini, lancia una sorta di appello alneo-assessore regionale Pietro Quaresimale. “Dal 4 giugno scorso” afferma Domenico Di Matteo già sindaco di Tortoreto e componente del Direttivo di Area Blu.
“L’assemblea dei portatori di interessi ha votato i due componenti del Cda, ovvero Roberto Canzio e Alberto Covelli, che insieme ad Elisabetta Cantore nominata dalla Regione, avrebbero dovuto comporre l’organo. Per ben 5 mesi la delibera di ratifica, non è stata portata nella giunta regionale e questo ha causato notevoli ritardi che ha aggravato notevolmente la già complicata situazione debitoria”. “Ricordo” aggiunge Di Matteo “che l’ASP 1 che gestisce ben 4 case di riposo quali quelle di Teramo, Nereto; Sant’Omero e Civitella del Tronto, ha una posizione debitoria di quasi 6 milioni e mezzo di euro e che le quattro cooperative che gestiscono le strutture e che sono rispettivamente per ogni singola casa di riposo, la Cooperativa Polis; la cooperativa Sirena, la cooperativa Futura e la cooperativa Filadelfia, si sono esposte finanziariamente per garantire il servizio ed il ricovero ai propri ospiti, grazie alle rette che le loro famiglie pagano che si aggira sui 40 euro pro-capite, oltre che con mezzi propri che consentono di garantire uno stipendio decoroso agli operatori che ivi prestano servizio e che ringraziamo per lo sforzo profuso” Il direttivo di Area Blu ricorda che nelle strutture lavorano circa 250 dipendenti e che i ricoverati sono circa 350 e che solo il servizio dii catering che garantisce il vitto agli ospiti delle strutture, vanta crediti nei confronti del servizio per circa 1 milione di euro e che il loro livello di saturazione debitoria, non consente ai dipendenti delle strutture di percepire gli stipendi già dal mese di Ottobre anche grazie alle lungaggini burocratiche che la giunta regionale ha messo in atto, aggravando una situazione già fortemente compromessa.
“Nonostante ciò” afferma il coordinatore di Area Blu Carlo Simone “bisogna riconoscere che il neo assessore alle politiche sociali Pietro Quaresimale che come primo atto al momento del suo insediamento, ha proprio portato in giunta la delibera della ratifica della nomina del Cda, sbloccando almeno burocraticamente la vicenda, delibera che attendiamo e speriamo venga pubblicata sul BURA il prima possibile, per consentire di affrontare e risolvere subito, tutte le problematiche connesse alla gestione delle case di riposo.
Sarà nostra cura sollecitare e confrontarci con l’assessore per far sì che questo accada e siamo sicuri che l’assessore con la sua sensibilità, porrà una corsia preferenziale per garantire agli ospiti delle strutture di essere accuditi e ai dipendenti delle cooperative di percepire regolarmente i propri stipendi” Sempre Domenico Di Matteo, ricorda che “La Regione Marche in situazioni analoghe, si fa carico pro quota delle spese gravanti per la gestione delle strutture di ricovero degli anziani, fornendo un contributo di una quarantina di Euro per ciascun ospite ricoverato in queste strutture di accoglienza, noi chiediamo che la stessa cosa venga fatta qui nella regione Abruzzo, visto che da alcuni sommari accertamenti risulta che la Regione da anni, non contribuisce finanziariamente alla gestione del servizio da parte delle cooperative, estendendo le colpe non solo a questa giunta ma a molte alte che l’hanno preceduta.”
Infine sempre Di Matteo, offre una lettura critica della vicenda evidenziando come la politica regionale in questi anni non abbia saputo affrontare e controllare questa situazione “In tutti questi anni, i vari consiglieri ed assessori regionali di tutti i colori politici, soprattutto della Val Vibrata visto che ben 3 strutture su 4 sono lì ubicate (S.Omero, Nereto e Civitella del Tronto), possibile che non si siano occupati di questo problema? Possibile che questa situazione non poteva essere evitata con un pò più di attenzione? Noi di AreaBlu auspichiamo un confronto diretto con l’assessore Quaresimale e ci mettiamo a disposizione per qualsiasi cosa sia necessaria, al fine di risolvere questo problema del territorio non solo vibratiano, ma di tutta la provincia di Teramo”.