A prendere posizione è il gruppo di minoranza Ricostruiamo Campli.
“Qualcuno si domanda se è un modo per fare cassa con qualche cittadino mal organizzato o più anziano che ha facilmente potuto perdere le ricevute di pagamento di ormai dieci anni fa”, si legge in una nota.
“È giusto che l’ente faccia azioni di riscossione ma sono ormai anni che assistiamo a invio di accertamenti massivi, già nel novembre 2019 accadde la stessa cosa sulla TARI e a fine 2021 con l’IMU, che poi alla prova dei fatti gli avvisi spesso risultano infondati.
Tra l’altro è da segnalare che l’ente spende per ogni raccomandata inviata 11 euro, non poco.
Vista la situazione, invitiamo l’amministrazione e gli uffici a fare chiarezza ed a spiegare in maniera accurata ed esaustiva gli aspetti più tecnici come, ad esempio, le annualità che sono ancora richiedibili al cittadino per via periodi di sospensione per sisma e COVID”.