Nell’ultimo Consiglio comunale, che si è svolto giovedì 28 giugno, sono state approvate due delibere di variazione al bilancio di previsione 2018, il rendiconto della gestione anno 2017, è stata accolto una presa d’atto su una deliberazione della Corte dei Conti ed è stato votato un debito fuori bilancio per 4000,00 euro per un’ingiunzione del Comune di Teramo .
Alla votazione, però, non hanno partecipato i consiglieri Patrizia Terzilli (M5S), Ennio Chiavetta, Carla Flammini e Pasquale D’Agostino (Bellante Bene Comune), allontanatisi dall’aula in segno di protesta per la violazione dei loro diritti.
“Infatti – affermano i rappresentanti dell’opposizione – i documenti inerenti il consiglio Comunale dovevano essere consegnati 24 ore prima del dello stesso, come riportato anche sul Regolamento. Ma la convocazione alle 19.00 preclude ai consiglieri di minoranza la possibilità di avere per tempo i documenti. Non è la prima volta che questo accade, con la lesione di fatto dei diritti dei Consiglieri Comunali. Il Sindaco e la maggioranza hanno disatteso così la richiesta fatta dalla minoranza, legittima e fatta secondo quando stabilito dal regolamento”.
“Valuteremo ogni e più opportuna iniziativa, a tutela dei nostri diritti palesemente violati da questa vicenda – incalza l’opposizione – che abbiamo denunciato più e più volte. Le ragioni politiche non devono impedire un sano e costruttivo confronto su temi e siamo sempre stati disposti a collaborare”.
Prima di abbandonare l’aula il Movimento 5 Stelle ha depositato 2 mozioni inerenti il regolamento del Consiglio Comunale già depositate nel 2017 e non approvate dalla maggioranza