Dopo Giulianova e Teramo, è stata la volta del presidio di Atri:” Anche il Pronto Soccorso atriano soffre una importante carenza di personale, mancano 5 medici degli 11 previsti e i numeri non sono migliori per quanto riguarda infermieri e OSS” sottolinea Pepe a margine della visita.
“Con il Dottor Gianfranco Cavaliere, responsabile del presidio di Atri, abbiamo avuto un confronto sulle possibili soluzioni per far fronte a queste carenze. Per garantire un buon funzionamento dei presidi e una buona qualità del servizio, i Pronto Soccorso hanno bisogno di assumere e tornare in pieno organico, a tale scopo è certamente utile anche un’interazione con le Università per ragionare e ripensare l’accesso alle Facoltà di Medicina, per utilizzare gli specializzandi in Medicina d’Urgenza e resta come ipotesi valida da vagliare quella dell’utilizzo dei medici in pensione e la internalizzazione dei medici del 118” prosegue il Consigliere regionale.
“Gli investimenti sull’emergenza-urgenza permettono una netta riduzione dei rischi per i pazienti e un ambiente di lavoro sereno per gli operatori, i nostri presidi attualmente rischiano situazioni di sovraffollamento e, come ho già avuto modo di mettere in evidenza, non dispongono di risorse umane e strumenti efficaci per risolverle.
Anche le scelte annunciate sulla stampa dalla giunta Marsilio, sul Piano di riordino sanitario, si limitano a fotografare l’esistente senza imprimere un cambio di passo necessario sulle principali criticità: organico, liste d’attesa e mobilità passiva” conclude Pepe.