“L’occasione per ribadire la nostra posizione sul Parco Nazionale Marino di Torre Cerrano ci è data dall’ultimo comunicato stampa del WWF, che giustamente torna a sottolineare quelle problematicità dello statuto che già la Lega aveva sollevato a novembre del 2020, dichiarandolo incoerente sul piano della governance ed anacronistico e discriminatorio sul piano del rispetto della parità di genere”, si legge in una nota della Lega Provincia di Teramo, firmata dal vice coordinatore provinciale Fiore Febbraro e dal coordinatore comunale di Pineto Gianfranco Torrieri.
“Lo stesso Ministero dell’Ambiente, costituitosi davanti al TAR contro il ricorso presentato dal Comune di Pineto, aveva messo in evidenza come fosse inaccettabile “una sorta di dittatura delle minoranze attraverso il principio di alternanza del presidente designato dai comuni di Pineto e Silvi” e che la nomina dell’Avv. Palozzo “rappresentava legittimamente le minoranze consiliari del Comune di Pineto”, perché designato dai componenti maggioritari dei gruppi di opposizione comunali, rispondendo in tal senso la designazione della Regione Abruzzo alla “logica di assicurare all’ente il componente di minoranza del Comune di Pineto, così come pure previsto dallo statuto”. Tuttavia il WWF non coglie esattamente nel segno, quando ritiene che la stasi si sia innescata per colpa di beghe politiche locali, derivando piuttosto dalla mancata volontà del Presidente dell’Assemblea, il Sindaco di Pineto Robert Verrocchio, di portare a termine un processo di riforma statutaria che, avviato già nel 2015, si sarebbe dovuto necessariamente concludere con l’entrata in vigore, nel 2016, del Testo Unico sulle società a partecipazione pubblica. Ben venga, quindi, l’interessamento del Ministero dell’Ambiente, che davanti al TAR ha già detto, tramite l’Avvocatura di Stato, come la pensa”.
E ancora: “Così come le aree protette non possono essere un “giocattolo” nelle mani degli enti locali, allo stesso modo nessuno può pensare di utilizzarle per i propri fini evitando una riforma statutaria ineludibile. Quanto, infine, ai paventati rischi di immobilismo in vista della prossima stagione estiva e di perdita di finanziamenti, vorremmo rassicurare tutti, dal momento che il Cda è perfettamente in grado di assicurare le proprie funzionalità grazie al Consigliere Anziano, mentre il vero problema è che dal prossimo 31 marzo l’Area Marina rischia di rimanere senza un Direttore, considerato che il bando pubblicato ad aprile dello scorso anno non si è mai tenuto, che il RUP del Comune di Pineto si è dimesso e che non si può continuare all’infinito con la nomina di un Direttore facente funzioni”.