Alba Adriatica, turismo ed eventi: l’ex consigliere boccia l’esecutivo

Alba Adriatica. E’ rimasto in silenzio per cinque anni, dopo aver terminato la sua esperienza amministrativa, e nella sostanza lasciato l’impegno politico.

 

Ora, però, Francesco D’Ambrosio, consigliere comunale dal 2013 al 2018, con delega agli eventi e al turismo, esce allo scoperto. Lo fa con un lungo post sui social nel quale pone in evidenza due elementi importanti: il lavoro di riorganizzazione del settore, delle proposte e del coinvolgimento delle realtà del territorio. E quelli che, al contrario, sono stati i risultati dell’attuale esecutivo, oramai a fine mandato.

“In questi anni ho taciuto lasciando lavorare serenamente chi ha ricevuto il nuovo incarico di amministratore, rispettando il ruolo e non tentando la via nociva dell’ostracismo e del pregiudizio diffuso ad arte che io stesso ho subito”, sottolinea Francesco D’Ambrosio.

“Ora però dopo 5 anni è giunto il momento delle valutazioni e del confronto e la bilancia pesa a favore del nostro lavoro svolto”.
D’Ambrosio si toglie qualche sassolino dalla scarpa, parlando di vari temi. Dalla Bandiera Blu (ottenuta nel 2022, ma parziale, visto che si è omesso di dire che la zona nord non era compresa”).
Si tratta della prima amministrazione comunale che all’atto di richiedere il vessillo perso ha deciso di abbandonare la zona nord, a se stessa, rinunciando a lavorare per la risoluzione delle criticità in essere. Nessuna amministrazione prima di questa aveva avuto un atteggiamento tanto insensibile rispetto alle difficoltà della zona relegata ad una caratterizzazione ancora più negativa rispetto al resto della città”.

Dalla Bandiera Gialla, ottenuta senza un metro in più di ciclabile sul territorio, dallo sviluppo del brand Go-Alba. “Quando l’amministazione Piccioni favoriva la nascita di questo strumento di promozione turistica, l’allora opposizione comunale parlava di speco di denaro pubblico. Oggi gli stessi, appprodati in maggioranza, scoprono che l’ app non solo è valida, ma merita anche uno sviluppo costante”.
Dal mancato potenziamento dell’ufficio Iat (è un dato di fatto che i comuni convenzionati con le Dmc regionale, sono più efficienti”), dall’organizzazione degli eventi, oggetto di vari appunti, a partire dal Carnevale.

“Nonostante io stesso sia stato molto criticato da chi oggi amministra per la gestione economica del cartellone eventi “fuori controllo”, oggi posso affermare senza paura di essere smentito che chi amministra ha dato prova di non saper controllare la gestione economica aumentando le spese e determinando costi di gran lunga superiori a quelli garantiti dalla gestione Piccioni. Inoltre nessuna attenzione è stata destinata alle attività del turismo enogastronomico, alla ristorazione locale, agli eventi pubblici quali sagre e feste di quartiere dove si è passati dalla valorizzazione delle professionalità locali e del mondo produttivo attraverso un percorso di grande riqualificazioni degli eventi al nulla assoluto”.

 

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