“Ad oggi infatti, al netto dei soliti annunci, di questo cofinanziamento si sono perse le tracce mentre proseguono le quotidiane promesse di fantomatici nuovi fondi alle imprese da parte di consiglieri di maggioranza e assessori”. “Infatti, in queste ultime settimane, la maggioranza di centrodestra è stata capace solo ed esclusivamente di fare promesse, annunciare soldi a pioggia ed illudere gli abruzzesi spacciando proposte di legge per soldi veri e già disponibili” prosegue il Vice Capogruppo Regionale del Pd. “Non ci vuole un tecnico per comprendere la differenza che passa tra una proposta di legge ed una legge, malgrado ciò ci sono esponenti della maggioranza che fanno addirittura video e comunicati in cui spiegano ad operatori turistici, imprenditori, balneatori e quant’altro come richiedere alla Regione fondi che non sono ancora stati stanziati. Pazzesco!”. “Eppure, per chi è in maggioranza, non dovrebbe essere così difficile comprendere come trasformare una proposta di legge in una legge vera e propria.
Peccato che in tal caso si dovrebbero trovare le coperture economiche (e qui “casca l’asino” visto che, finora, hanno solo spostato soldi da un capitolo all’altro del bilancio senza trovare ulteriori risorse), fare tutti i passaggi burocratici, andare in Commissione, poi in Consiglio e, con i voti della maggioranza, approvare quanto si propone” spiega Pepe. “Ora capisco che sia più facile invece far finta di nulla, annunciare soldi a pioggia e raccogliere like e consensi sui social, ma gli abruzzesi non hanno l’anello al naso e, prima o poi, dovranno rendergli conto del mancato arrivo di questi fantomatici soldi annunciati”. “Auspico quindi che, in attesa dell’arrivo delle telecamere di “Chi l’ha visto?” che ci aiuteranno a far luce sulla scomparsa dei fondi promessi dal Governatore Marsilio alle piccole imprese abruzzesi in difficoltà, maggiore impegno, lavoro e attenzione da parte della maggioranza in questa situazione di difficoltà.
Non è infatti giusto promettere milioni a pioggia senza avere copertura economica, spacciare proposte di legge per leggi già approvate, né tantomeno approfittare delle difficoltà degli abruzzesi per il proprio tornaconto elettorale” conclude Dino Pepe.