Nereto. Raccolta del rifiuto secco una sola volta alla settimana a Nereto. La polemica di inizio anno, tutta incentrata sulla raccolta dei rifiuti, viene sollevata da Daniele Laurenzi, capogruppo de La Fonte-Uniti per Nereto, alla luce di quelle che sono le novità, in tema di calendarizzazione della differenziata, operative sul territorio comunale nel nuovo anno.
“Dietro la decisione”, attacca Laurenzi, ” di raccogliere il secco solo il lunedì c’è l’Amministrazione Comunale e non la Società Poliservice, che eseguirà per l’anno 2015 quanto disposto dal Comune, mentre negli altri centri della vallata. continuerà a ritirare il secco regolarmente due volte a settimana. I cittadini di Nereto devono sapere che solo nel nostro Comune il secco si raccoglierà solo il lunedì e non più anche il venerdì. Questa novità è un bel “regalo” deciso dall’Amministrazione Comunale a danno dei suoi cittadini, senza neanche comunicarlo in maniera adeguata e preventiva, tra Natale e Capodanno, decisione che arrecherà un disagio sicuro ai Neretesi, privati ad oggi anche del calendario non presente in Comune forse perché in ristampa…Chi paga?”
La critica è politica ma anche di natura organizzativa.
“Dietro questa bizzarra decisione”, scrive ancora Laurenzi, ” ci sono il Sindaco Di Flavio e l’assessore Di Pietro, i quali hanno firmato un volantino stracolmo di motivazioni incongruenti e puramente filosofiche sul mondo dei rifiuti, non aderenti alla realtà oggettiva dei dati, infatti scrivono di “una oggettiva stanchezza nel differenziare” “di valori di raccolta differenziata elevati raggiunti solo in passato” e soprattutto: “Con l’effetto combinato della diminuzione della Raccolta Differenziata e dell’aumento della produzione dei rifiuti si ha un consistente aumento di rifiuti indifferenziati da smaltire con un aumento dei costi di smaltimento e, quindi, del tributo pagato da voi cittadini.
” Affermazioni smentite dal rapporto rifiuti anno 2013 del luglio 2014 elaborato dalla Provincia di Teramo Settore B5 dove il Comune di Nereto è tra i 12 Comuni ad aver raggiunto l’obiettivo fissato del 65% di raccolta differenziata e tra i vari comprensori, proprio L’Unione dei Comuni Val Vibrata raggiunge la prestazione migliore con il 58,59% di differenziata; lo stesso rapporto inoltre certifica, a livello provinciale, il trend di diminuzione della produzione di rifiuti urbani in atto da diversi anni, insieme alla diminuzione della produzione di rifiuti indifferenziati e un aumento dei rifiuti raccolti in maniera differenziata che però non è stato purtroppo direttamente proporzionale alla diminuzione delle tariffe e del tributo.
Infatti per quanto riguarda la gravosità del tributo sono tanti i fattori strutturali dalla mancanza di impianti all’introduzione Governativa della Tari e soprattutto componenti culturali di chi continua a preferire le discariche… professando di mestiere il tabù dei termovalorizzatori, che oltre a riconvertire l’indifferenziato lo trasformerebbe in energia con grandi utilità economiche per tutti soprattutto per i Cittadini utenti”.
La critica prosegue.
“Quindi assodato che non è vero che i Neretesi fanno male la raccolta differenziata, perché questa non è diminuita, non si capisce perché punirli? E ancora, come si fa a pensare di incentivare la minor produzione di materiale indifferenziato riducendo il numero di ritiri settimanali ad un solo ritiro? Questo taglio del servizio, questa riduzione al solo ritiro settimanale del secco, paradossalmente potrebbe comportare il mescolare dei rifiuti secchi ai rifiuti differenziati compromettendone il riciclo. Vedremo questo disagio quanto gioverà per le tasche dei Neretesi e se questa scomodità varrà il sacrificio al cospetto di tutti gli altri utenti residenti negli altri Comuni dell’Unione, che continueranno, a differenza di noi Neretesi, ad usufruire di due raccolte settimanali”.