Giulianova. “Sono venuto con piacere a conoscenza, in questi giorni, delle istanze avanzate dal Sindaco di Giulianova, al fine di scongiurare il rischio della chiusura del locale presidio di polizia ferroviaria, battaglia condivisa nelle ultime ore anche dal consigliere regionale Giorgio D’Ignazio. Istanze certamente meritevoli in quanto finalizzate a garantire la sicurezza del territorio e ad evitare un ulteriore impoverimento della nostra provincia. Peccato che nel preoccuparsi delle sorti dell’ufficio della Polfer ci si sia completamente dimenticati di ciò che ne costituisce l’ovvio presupposto e fondamento e, precisamente, la stazione ferroviaria di Giulianova”. Queste le parole del Consigliere regionale del M5S, Riccardo Mercante, che torna ad occuparsi delle problematiche che investono il servizio ferroviario della provincia teramana.
“Alcuni giorni fa – ha spiegato Mercante – a seguito della stipulazione del Protocollo d’Intesa tra la Regione Abruzzo e le Ferrovie dello Stato, avevo avuto modo di esprimere il mio disappunto per l’assenza di un qualsivoglia riferimento alla stazione di Giulianova, ed avevo, di conseguenza, invitato il Presidente D’Alfonso ad inserirla ugualmente nei programmati interventi di sviluppo. La mancanza nel corso degli ultimi anni di una adeguata visione politica capace di tutelare e salvaguardare la nostra stazione ferroviaria ne ha prodotto, infatti, il continuo depauperamento nonostante il ruolo strategico e fondamentale che la città di Giulianova riveste nell’ambito del territorio regionale, rappresentando la naturale porta di ingresso dell’intera provincia teramana nonché uno dei siti turistici più importanti lungo la costa adriatica. Il nuovo orario per il 2015, presentato da pochi giorni da Trenitalia, nel prevedere un costante incremento delle tratte, la riduzione dei tempi di percorrenza, il miglioramento dei servizi e l’introduzione di nuove fermate e di nuovi collegamenti, continua ad escludere Giulianova dai percorsi a lunga percorrenza e dal circuito delle Frecce bianche. Una estromissione che produce conseguenze negative non solo per i pendolari, lavoratori e studenti, ma anche per tutti quei turisti che volessero raggiungere le diverse località teramane che si vedrebbero costretti o a ricorrere al trasporto su gomma o ad allungare il percorso di viaggio con disagi e maggior spendita di tempo e denaro. Tutto ciò finisce, inevitabilmente, col ridurre la capacità attrattiva della nostra provincia”.
Vista la situazione per Mercante “prima di chiamare adunate occorrerebbe ben identificare gli obiettivi e rendersi conto che oggi la priorità è puntellare il fortino che sta crollando, consapevoli del fatto che un secondo dopo sarà molto più semplice salvare le sentinelle. Occorre quindi andare per ordine e convogliare ogni energia verso la salvaguardia della stazione di Giulianova, restituendole quella posizione strategica che ne faceva, solo qualche anno fa, uno dei punti di riferimento più importanti dell’intero sistema ferroviario abruzzese. Proprio per questo sono certo che il Consigliere D’Ignazio e il sindaco Mastromauro vorranno supportare con determinazione la risoluzione che a breve presenterò al Consiglio regionale sull’argomento. Il potenziamento della stazione di Giulianova è e rimane il presupposto ineludibile per riuscire a salvaguardare ogni altra struttura”.