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Atri propone il Comune Unico con Pineto e Silvi

Atri. “Pochi giorni fa, come assessore con delega al Comune Unico, ho inviato una convocazione per lunedi 17 novembre presso il Palazzo Ducale ai Sindaci del territorio Pineto-Silvi, per riprendere e dare nuovo slancio ai lavori di organizzazione amministrativa dei tre comuni, in risposta ad aspetti normativi (nell’ottica di una spending review e per la scelta di una forma giuridica appropriata) e come unione di risorse economiche e umane che permettano di rilanciare e rendere visibile e appetibile un territorio con forti necessità occupazionali”.

Lo ha dichiarato l’assessore atriano Umberto Italiani, precisando che “questa iniziativa ha l’obiettivo di rinforzare e andare oltre quanto già fatto negli anni passati e mi riferisco: al piano sociale territoriale, ai servizi di polizia municipale unica tra Silvi e Pineto, ai servizi di segreteria generale unica tra Silvi e Pineto, al polo scolastico complesso tra Atri Silvi, alla Riserva dei Calanchi in Atri,al Parco marino del Cerrano, al cartellone unico estivo di prossima realizzazione, solo per citarne alcuni, e puntare l’attenzione sullo sviluppo delle opportunità di lavoro in ambito turistico, culturale, agricolo, ambientale, artigianale e commerciale. Sviluppare questo territorio tutti insieme significa, e voglio sottolinearlo, dare un senso alla politica locale, che si è persa trai campanilismi e poltrone inutili,e restituire entusiasmo ai giovani e non solo, che stanno investendo o vorrebbero farlo,aumentando il peso specifico del nostro territorio, sia a livello regionale, nazionale ed Europeo, sotto il profilo occupazionale e politico. L’Europa chiede progetti su ampia scala territoriale e per noi singoli Comuni il territorio ottimale di progettazione è quello rappresentato del territorio dell’Ager Hatrianus che ad oggi conterebbe più di 50.000 abitanti. Ai tempi del antica Roma, dal Saline al Vomano fino alle pendici del Gran Sasso, esisteva l’Ager Hatrianus, questo era l’area che ci vedeva già uniti sotto un’unica bandiera. Da qui dobbiamo ripartire per far si che la cultura dell’ identità e dell’appartenenza sia l’elemento trainante per chi ha deciso di investire il proprio tempo e il proprio futuro in questa terra. Aspetto tutti gli interessati attorno ad un tavolo per lavorare assieme a questo progetto, attraverso forum tematici e convegni che ci accompagneranno nel corso di tutta la legislatura a partire già dall’inizio del nuovo anno, con il palese auspicio che la partecipazione possa estendersi anche agli amministratori ed i cittadini della Vallate del Fino, storicamente, culturalmente e territorialmente protagonisti di tale progetto”.

Italiani ivita poi tutti i colleghi alla notte del 7 Dicembre e “vivere tutti insieme in armonia la magia dei Faugni, uno dei simboli, insieme a tanti altri, del nostro territorio. Segno inconfutabile di come, terra cultura e storia, dal passato ci indicano indiscutibilmente quale via è ormai segnata e pronta per un nuovo futuro”.

“Non penso che la fusione dei comuni sia la migliore soluzione”. Queste le parole del sindaco di Pineto Robert Verrocchio dopo le dichiarazioni alla stampa dell’assessore di Atri Umberto Italiani.

“Già da tempo Pineto sta andando in direzione di condividere i servizi con i comuni limitrofi, come abbiamo ad esempio fatto con il segretario generale del  Comune e con la sperimentazione della Polizia locale unificata insieme a Silvi, o per il cartellone estivo proprio insieme ad Atri come abbiamo fatto l’estate passata – ha aggiunto Verrocchio – e credo che la linea strategica che dobbiamo seguire è proprio quella della condivisione anche dei servizi e degli uffici, e non solo tra i comuni del Cerrano ma anche guardando anche al territorio della Val Fino, in linea con quanto sta facendo la Regione che nelle nuove linee del Piano Sociale sta guardando ad un Ambito Sociale che va oltre il Cerrano.  Dobbiamo studiare le formule per arrivare a nuove forme di razionalizzazione,  ma non è perdendo le peculiarità del nostro territorio che si può raggiungere l’obiettivo, perché è proprio le nostre ricchezze ad essere la nostra forza.  L’avvicinamento di più comuni del territorio deve essere anche un’occasione di
sviluppo e di crescita economica, e penso ad esempio al potenziamento sinergico delle infrastrutture nella zona industriale di Atri e Pineto, penso alla promozione turistica dell’intero territorio del Cerrano, che oltre a trovare un occasione di attenzione e sviluppo potrebbero arricchire io progetto dal unto di vista paesaggistico e rurale e storico”.