Alba Adriatica, Basta steccati e divisioni. Interventi tampone per un ambito che poi rischiano di danneggiare il vicino. Parte da Alba Adriatica un nuovo modo di approcciare al problema dell’erosione costiera. Fenomeno che negli ultimi due lustri, nella costa nord abruzzese, non si arresta con effetti deleteri sul futuro dell’economia turistica.
Ecco perchè gli operatori turistici di Martinsicuro, Alba Adriatica, Tortoreto e anche Giulianova, a breve, chiederanno un tavolo tecnico di confronto alla Regione, per conoscere nel dettaglio gli interventi da fare sul litorale per frenare l’incedere del fenomeno erosivo.
Manifestazione di volontà univoca, palesata nel corso di una conferenza stampa che, questa mattina, si è tenuta ad Alba Adriatica (chalet Walkiki) con la presenza delle varie associazioni di categoria di albergatori, balneari, campeggiatori, di Martinsicuro, Alba Adriatica e Tortoreto (Oba, Costa dei Parchi, Albatour, Federalberghi, Faita, associazione albergatori e operatori turistici Tortoreto).
Su di un punto gli operatori turistici del litorale non hanno dubbi: servono interventi unitari, nel bacino compreso tra Martinsicuro e Giulianova, con l’obiettivo di tutelare le coste, ma senza effetti collaterali.
Alcuni esempi fatti dagli operatori sono emblematici. Dalla realizzazione del porto di Martinsicuro, ai progetti che si sono susseguiti nel corso dei decenni (Aquater, Sicora e Ricama). Palliativi in molti casi, che se da un lato non hanno risolto il problema nelle zone di intervento (o comunque non in maniera efficace), creandone di evidenti a monte. Lampante l’esempio nelle zona sud di Villa Rosa e ad Alba Adriatica, dalla Bambinopoli verso sud.
” Ecco perchè ora è arrivato il momento di muoversi assieme” hanno ripetuto in coro gli operatori turistici, ” sollecitando la Regione a pianificare interventi unitari, con tempi certi”.