Mosciano. Nel consiglio di ieri il Comune di Mosciano ha portato in approvazione una modifica al piano delle Opere Pubbliche 2014-2016, nonchè l’approvazione del bilancio di previsione 2014, con pluriennale 2014-2016.
Per quanto riguarda il primo punto, rispetto al piano approvato in giunta nell’aprile 2014, cioè prima delle elezioni, Mosciano Nostra precisa che “sono state eliminate ben cinque opere non più realizzabili, ossia: collegamento viario via Patella-via Fontana, adeguamento a norma della palestra di Via Terracini, l’adeguamento a norma degli impianti termici presso gli uffici comunali, la munutezione del verde pubblico, nonchè l’adeguamento a norma del campo sportivo. Prima della campagna elettorale queste erano le opere pubbliche considerate realizzabili, anche a seguito della vendita della farmacia comunale, i cui proventi, invece, sono stati destinati ad opere di manutenzione ed al pagamento di debiti fuori bilancio, senza poter realizzare quanto oggetto di delibera di giunta dell’aprile 2014. Sono rimaste, in previsione di realizzazione, esclusivamente: il completamento della viabilità ed attraversamenti in Mosciano Stazione, la realizzazione delle linea acque bianche che, come da verbale, lo stesso Assessore Nobile ha ammesso neanche avrà realizzazione ed, infine, la pista ciclabile”.
Durante la discussione, in merito ai lavori sul cimitero comunale, previsti per l’annualità 2015 la lista Mosciano Nostra ha fatto rilavere che “a seguito della richiesta avanzata, nell’agosto 2014 dalla stessa in merito al regolamento cimiteriale, di intervento da parte della Regione Abruzzo, quest’ultima con nota prot. 231722 del 4.09.2014 ha fatto rilevare che la Regione Abruzzo: ‘[…] non è tenuta al rilascio di alcun parere ai Comuni per la emanazione di specifico regolamento comunale, esaminata e rilevata comunque, in riferimento al diritto di sepoltura, una non conformità rispetto a quanto disposto nell’art.23 della riferita Legge regionale e ss.mm., si invita codesto Ente a valutare ogni consguente profilo di responsabilità in merito, in caso di eventuale impugnativa da parte dei soggetti legittimati, presso gli organi giurdisdizionali competenti, degli atti adottati in contrasto con la normativa regionale vigente’.
La lista Mosciano Nostra presenterà, all’uopo, apposita mozione di revoca degli atti adottati dal Comune di Mosciano in contrasto con la normativa regionale.
Per quanto riguarda, invece, il bilancio di previsione la lista rappresentanta da Cianella in consiglio comunale sottolinea come “il pareggio di entrate ed uscite è stato ottenuto mediante l’utilizzo di un avanzo di amministrazione dell’anno 2013 pari ad 24.123,00 euro. Inoltre ciò che rileva maggiormente è l’aumento della tassazione. Tra IMU, TASI, TARI, addizionale Irpef, addizionale sulla pubblicità ed altro, il cittadino moscianese sarà chiamato, per l’anno 2014, a spendere circa € 1.400.000,00 euro in più rispetto all’anno 2013. Siamo passati da un’entrata al 2013 (a titolo di tasse ed imposte) complessiva di 4.038.476 euro a 5.222.000,00 eurodel 2014; questo significa che se contiamo, mediamente, 9.000 abitanti per il comune Mosciano, ogni singolo cittadino per il 2014 subirà, in media, un aumento di circa 155,00 euro a titolo di tassazione. Questo è il regalo che il cittadino moscianese ha ottenuto continuando a dare fiducia alla politica di Mosciano Democratica, dopo 37 anni di governo indiscusso. Non sono stati dichiarati debiti fuori bilancio per l’anno corrente, benchè la lista Mosciano Nostra abbia presentato, proprio per la data del 30.09.2014 apposita interrogazione in tal senso (tuttavia non inserita nel relativo ordine del giorno) e nonostante la data predetta sia quella, per Legge, prevista per la dichiarazione da parte degli uffici ai fini del riconoscimento di debiti fuori bilancio di previsione. Ciononostante la somma di 24.123,00 euro è stata accantonata proprio sul capitolo destinato al pagamento di debiti fuori bilancio o eventuali altre passività”.
L’emendamento di Mosciano Nostra, invecem di ulteriore contribuzione da 6.000,00 euro a 10.000 euro in favore dell’Istituto Comprensivo Cardelli è stato respinto, con la motivazione che le somme di cui ai capitoli di riferimento sulle spese di rappresentanza, cancelleria, erano state pressocchè tutte già impegnate.