La denuncia arriva da Paolo Basilico e Gabriella Liberatore, ex amministratori del Comune, che lamentano in merito: “Cambiano le regole, cambiano le amministrazioni, ma i problemi sono sempre gli stessi e a pagarne le conseguenze sono sempre i più deboli”.
Il servizio in questione garantiva l’apertura del centro e lo svolgimento di attività didattiche per sei giorni alla settimana e più precisamente dal lunedì al sabato, dalle 15.00 alle 19.00. dal primo settembre il servizio è sospeso. “Eppure – come ricordano i politici in questione – si è voluta a tutti i costi la riforma delle ex Ipab, si è fatta una corsa contro il tempo per nominare gli organismi delle Asp, perché queste avrebbero dovuto entrare a tutti gli effetti nell’ambito del sistema integrato di interventi e servizi sociali, quindi migliorare tutta l’organizzazione”.
Più in particolare, Basilico e :Liberatore puntano il dito contro i consigli comunale e le dichiarazioni che, a loro dire, si sarebbero susseguite nella fase precedente e in quella immediatamente successiva all’approvazione della legge. “Perché – continuano – a preoccupare era soprattutto la sorte della Fondazione Ricciconti, del suo importantissimo patrimonio, del rispetto del lascito testamentario del beneffattore. Non vorremmo che fossero già questi i primi segnali di un ennesimo assalto alla diligenza”.
A preoccupare gli ex amministratori è soprattutto il fatto che molti dei ragazzi privati del servizio in questione hanno genitori anziani e vivono pertanto un grande disagio, al quale si aggiunge l’interruzione di un percorso di reale integrazione.
Una situazione, dunque, che i due non stentano a definire “che non fa onore a nessuno” e per la quale, pertanto, si auspica l’‘intervento delle istituzioni e del commissario Corradetti.