Secondo l’opposizione “la TARI, infatti, comporterà, mediamente, un aumento di tassazione sia per le famiglie che per le piccole imprese ed i professionisti, tra l’altro tassando, allo stesso modo, sia le superfici principali degli immobili che le pertinenze (scale, scantinati, garage, soffitti ecc). Come sempre non è solo responsabilità del Governo Centrale, peraltro rappresentato dagli stessi colori politici della nostra Maggioranza, ma è scelta politica, per quanto concerne la parte amministrativa, dell’organo di Governo cittadino considerare, parimenti, tutte le superfici e stabilire le aliquote. Per quanto concerne la TASI, invece, anche qui, se da una parte il Governo centrale ha stabilito la natura della tassazione, è scelta politica-amministrativa della Maggioranza che governa Mosciano, applicare la medesima aliquota sia per i primi che per i secondi immobili, così come non prevedere alcun tipo di detrazione e/o riduzione, sulla base del reddito ISEE, per le classi più disagiate e precarie. Ipotesi questa prevista dalla norma, ma non prevista nel relativo regolamento comunale. Ciò premesso la partecipazione dei Consiglieri di Minoranza alla Commissione Tributi, riunitasi per discutere di TARI e TASI nell’arco dell’estate, è stata, a dir poco, riduttiva, tenuto conto che la discussione è stata incentrata esclusivamente nella lettura delle bozze di un regolamento già predisposto e, comunque, pensato, secondo noi, su principi di incasso dai quali non è stato possibile, assolutamente, allontanarsi. Così facendo ogni possibile proposta che avrebbe potuto avanzare la Minoranza, tra l’altro all’oscuro delle aliquote di riferimento delle citate tasse, presentate solo in occasione del Consiglio Comunale dell’8 settembre,sarebbe risultata, come è risultata, vana”.
Secondo Cianella, Filipponi, Poltrone e Baldini rimane un’unica certezza: “dal 16 ottobre comincerà per tutti i Moscianesi un caldo autunno”.