Incassa il colpo (l’addio al partito di Nico Carusi e la critiche che lo strappo ha prodotto), Mauro Di Bonaventura, segretario cittadino del Pd, che però replica, a distanza di qualche giorno alle accuse che si sono levate al’indirizzo dei dirigenti locali del partito.
” Le accuse reciproche non danno un’immagine di politica vera”, sottolinea il segretario, che purtroppo non siamo riusciti a trasmettere alla cittadinanza. Ci siamo sentiti dire, in campagna elettorale, di essere presenti solo un mese prima delle elezioni. Purtroppo è vero e il concetto che abbiamo fatto passare è stato questo.
Ma quello che più dispiace e intristisce è che le critiche sono arrivate, non dalla controparte, ma da chi ci è stato al fianco, da chi ha condiviso con noi rabbia e sdegno, ai vari social network per muovere accuse a dirigenti del Partito sulla sconfitta elettorale”.
Il riferimento, ovviamente, è sopratutto a Nico Carusi, che nell’ultima riunione del direttivo ha sbattuto la porta e poi ha lasciato il partito, motivando la sua scelta.
” L’elenco delle precisazioni da fare sarebbe troppo lungo e sterile”, dice ancora Di Bonaventura, “al momento il Pd tortoretano ha un solo doveroso compito che i cittadini con il loro appoggio ci hanno affidato: svolgere la funzione di opposizione in consiglio comunale. Da qui ripartiamo per ricostruire un Pd che possa aspirare ad amministrare la nostra cittadina. Siamo alle porte del congresso che si terrà in autunno durante il quale, come ci insegna il nostro segretario nazionale Renzi, avremo modo di coinvolgere più persone possibili e potremo dibattere democraticamente su tutte le questioni che ci hanno unito per poi poter rieleggere il corpo dirigente della sezione. Il tesseramento è aperto a tutti gli uomini e le donne che vogliano confrontarsi per un progetto politico vicino alle esigenze dei cittadini sono invitati a fare un passo in avanti”.