Corropoli. Luigia Fabiano passa al contrattacco. Il segretario cittadino del Pd e candidato sindaco per il centrosinistra alle ultime amministrative replica a chi ha mosso accuse nei suoi confronti.
Lo fa in una lunga nota, e dalla relativa intervista, nella quale ricorda il percorso pre-elettorale e invita tutti alla collaborazione.
“Occorre innanzitutto sgomberare il campo da alcuni particolari non di secondo piano”, dice la Fabiano. “Le persone che si sono autoproclamate ‘componenti del Direttivo’ del Circolo di Corropoli hanno esercitato in buona sostanza una sorta di ‘abuso di potere’ in quanto solo un elemento tra i cinque risulta all’interno dell’organismo statutario. I cinque estensori del documento sono stati da me personalmente invitati in assemblea a candidarsi alla carica di sindaco o, in alternativa, a ricoprire il ruolo di aspiranti consiglieri all’interno della lista ‘Corropoli Democratica’. Tutti indistintamente hanno declinato l’invito e, con grande pazienza, ho dovuto ricorrere addirittura a nominativi di non residenti sul territorio comunale. Alla fine la lista è risultata incompleta in quanto composta da 11 elementi sui 12 consentiti dalla legge.
“Il risultato storico ed anomalo per il Pd”, come viene sottolineato dai critici, non è da imputare ad un circolo miracolosamente rinato il 27 novembre 2013 sulle macerie del nulla ed in assenza di idee, persone, proposte, critiche e quant’altro. Dunque, l’esito infausto della consultazione amministrativa dovrebbe essere spiegato da coloro i quali, invitati a più riprese a fornire contributi al dibattito politico, sono stati latitanti ed incapaci di formulare proposte per percorsi innovativi.I vecchi dirigenti della sinistra di Corropoli a mio avviso dovrebbero coprirsi senza ulteriore indugio il capo di cenere. E’ bene che facciano autocritica e umilmente farsi da parte e non scagliarsi contro i giovani che hanno messo la loro faccia e con impegno civile hanno dato un’opportunità a coloro che non sono in sintonia con l’attuale amministrazione. Chiedo nel contempo a tutti di essere partecipi all’interno di un serio processo di doverosa ricostruzione. Da parte mia, grazie ad uno dei primi atti messi in campo, ho organizzato un convegno incentrato sui fondi europei da destinare al mondo lavorativo ed all’archeologia. L’evento ha coinvolto oltre settanta persone che successivamente si sono avvicinate al Pd. Dunque, ribadisco che l’esito elettorale negativo ricade senza ombra di dubbio sulla vecchia dirigenza del partito che oggi, paradossalmente, reclama un indefinito cambiamento fondato su argomentazioni capziose. Oggi il mio primo pensiero va soprattutto a chi ha preferito affrontare l’ardua campagna elettorale tra tante difficoltà proponendosi in prima persona pur non in possesso di una precedente esperienza specifica. A chi oggi critica è stato chiesto a suo tempo di affiancare i giovani, ma tutto è rimasto lettera morta. A Corropoli il circolo Pd conta ancora su un legittimo coordinatore che per l’ennesima volta invita il gruppo dissidente a collaborare per un progetto ripartito il 25 maggio 2014 grazie a quattro esponenti eletti all’interno del Consiglio Comunale cittadino”.