Tortoreto, una piazza in ricordo di don Corrado a due anni dalla morte: la richiesta

don corradoTortoreto. L’Italia sta vivendo una fase della sua storia difficile, caratterizzata da vicende che colpiscono al cuore le istituzioni pubbliche, l’impegno istituzionale come impegno messo al servizio delle comunità di cittadini. Un decadimento etico che rinforza il senso di disorientamento e di sfiducia dei cittadini nelle istituzioni pubbliche, che può avere come esito drammatico l’indebolimento complessivo dell’intero sistema democratico.

 

Una involuzione delle istituzioni pubbliche che, tuttavia, non è né inesorabile né definitiva, e che può essere scongiurata con atti che pongano al centro il primato dei comportamenti degli esponenti pubblici segnati dalla limpidezza etica e civica. Una involuzione delle istituzioni pubbliche che può essere frenata a partire dalla valorizzazione di esperienze individuali di uomini e di donne che hanno concepito le loro esistenze a favore ed al servizio delle comunità di riferimento.
Su questo solco si colloca la vicenda umana di Don Corrado De Antoniis, parroco della Parrocchia di S. Nicola per oltre 50 anni.
A due anni dalla sua morte, Don Corrado De Antoniis ha lasciato un ricordo indelebile sia come sacerdote che come operatore sociale e culturale. In sintesi si possono ricordare:
Gli scritti storici sia della cittadina che della parrocchia.
Il restauro di tutte le chiese, con valore artistico e culturale: S.Agostino, la Misericordia, il Carmelo, S.Antonio di Cavatassi, la costruzione della Chiesa del Salino, il recupero del dipinto di Mattia Preti e la sua ricollocazione nella chiesa di S.Agostino e la sua messa in sicurezza.
Il recupero del ciclo pittorico del Bonfini nella Chiesa della Misericordia, e altro.

La vita di Don Corrado è stata un esempio di disponibilità verso gli altri e verso la cultura. Una vita posta al servizio della comunità dei tortoretani, orientata a dare valore ai beni immateriali, come la cultura e l’arte, nella consapevolezza che attraverso essi si potesse migliorare la qualità della vita dei cittadini, sia nello spirito che nella carne. Una vita che va assunta come esempio fulgido per le nuove generazioni.
Per questo come consigliere comunale della lista Tortoreto nel cuore, nella ricorrenza del secondo anniversario della morte, e coerentemente con l’impegno assunto in campagna elettorale, chiedo al Sindaco, al Presidente del Consiglio comunale ed a tutto il Consiglio comunale, il solenne impegno di provvedere, come primo atto in occasione dell’insediamento dell’Assemblea civica ed in aderenza alle condizioni previste dalla legge e dai regolamenti comunali, alla intitolazione di una via o piazza (a titolo indicativo uno dei due Belvederi su Via Circonvallazione e via XX Settembre) a Don Corrado De Antoniis.

Allo stesso tempo si propone anche un riconoscimento all’illustre cittadino, sacerdote passionista e archeologo, Padre Natale Cavatassi, tortoretano nativo del centro di Cavatassi, per le ricerche archeologiche portate avanti, specie nel Belvedere Fortellezza, con l’intestazione di questa zona o altra via o piazza. (Roberto Celi, consigliere comunale di Tortoreto nel Cuore)

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