A dispetto di tutto e tutti: dalla grande frammentazione che si era generata nell’area di centrodestra (con tre liste), agli ostacoli incontrati da Angelini, sopratutto nell’ultimo scorcio del suo percorso (poi ricomposti) e da un centrosinistra, guidato da Gabriele Di Bonaventura, compatto. Alla fine il grande sconfitto è stato anche Elicio Romandini, che ha rinunciato a candidarsi alla Regione, per correre da sindaco nella sua città, ma che si è dovuto accontentare della terza piazza.