“Mi corre l’obbligo di specificare quanto a me appare ovvio ma evidentemente tale non è, perlomeno non per tutti – afferma Rolleri – La nomina di un Primario viene effettuata sulla base della valutazione di curricula e prove e ha come obiettivo quello di garantire le migliori professionalità possibili, nell’esclusivo interesse degli assistiti. Nello specifico, coloro i quali sono stati selezionati, ricoprono tale ruolo da anni, ma solo ufficiosamente, in carenza di una legittimazione che, in se, consente loro di svolgere meglio il ruolo che già svolgono. Tale “precarietà” dipendeva dal fatto che la ASL, non aveva ancora (ultima purtroppo tra le ASL regionali) avuto l’approvazione (tempi tecnici) di quel documento definito “Atto Aziendale” , con il quale si ufficializza l’esistenza (permanenza o eliminazione) delle diverse Unità Operative (reparti). Condizione quest’ultima necessaria, ovviamente, alla nomina del relativo primario. Tale approvazione è stata data dalla Regione il 28 di aprile scorso. Successivamente a questo adempimento, era necessario avere il nulla osta, sempre dalla Regione, alle assunzioni, nulla osta arrivato il 2 di maggio. Solo dopo tale nulla osta si può procedere alla delibera di nomina: il 19 maggio scorso”.
Quindi, secondo Rolleri, “i tempi sono quelli tecnici per dotare i reparti dei ruoli adeguati al loro miglior funzionamento. Se io avessi atteso, come mi viene contestato, la tornata elettorale avrei subordinato un atto tecnico-gestionale ad un fatto politico, asservendo un comportamento aziendale ad un evento che nulla ha, né deve avere a che fare con la corretta gestione. Non è infatti “correttezza istituzionale” aspettare che si definisca un nuovo Governo Regionale ma piuttosto asservimento alla politica, di destra o sinistra che sia. La ASL funziona di giorno e di notte, di sabato e di domenica a Natale e a Pasqua, prima durante e dopo le elezioni di qualunque natura. Condizionare il suo funzionamento a queste sarebbe un atto gravissimo”.
E LA CONTROREPLICA DI SANDRO MARIANI
Sandro Mariani, candidato al Consiglio Regionale per il Partito Democratico, replica di rimando così a Rolleri: “La Asl di Teramo lavora a Pasqua, a Natale, di sabato, domenica e anche giorno e notte? Magari fosse così, dottor Rolleri – afferma in una nota – Allora sì che Lei avrebbe risolto il problema delle liste d’attesa. Invece purtroppo il centrodestra e Lei, che del centrodestra è espressione, lavorate con turni serrati ma sulle nomine. E’ vero, la Regione le ha trattenute a lungo ed è vero che c’era l’attesa per l’Atto aziendale. Ma non sono forse tutte decisioni relative alla Regione che, guarda caso, ha una guida politica in scadenza proprio in queste ore? Non parli, di pulizia, dottor Rolleri. Non offenda, anche Lei, come il centrodestra alla Regione, l’intelligenza dei cittadini. Avete già offeso e indispettito i neoprimari, che meritavano ben altro trattamento. E Le ripetiamo: non parli di “pulizia” volendoci prendere in giro, perchè c’è poco da scherzare. Ha riflettuto sul fatto che la nomina del dottor Astolfi, a pochi giorni delle elezioni, visto che il fratello del dottore è il vicecoordinatore di Forza Italia, potrebbe essere materia di interesse della Magistratura? Non scherzi, dottor Rolleri, non si prenda gioco di noi. Il fatto che siamo a Teramo non significa che non sappiamo guardare ai fatti o che non conosciamo il modo corretto, giusto, pulito di fare le cose. Non ci dica che la scelta dei primari deriva da una graduatoria, perchè non è vero. Si tratta di un fatto discrezionale. Ha ragione, dottor Rolleri: erano anni che questi medici dovevano essere nominati, e in Regione le pratiche sono state 15 mesi. Crede di poter convincere qualcuno del fatto che dopo così tanto tempo Lei non potesse aspettare lunedì prossimo? Dottor Rolleri, non parli come se Lei fosse “altro” rispetto alla politica, alla vita sociale, al contesto locale. Le nomine di altri primari a Chieti spiegano in maniera inconfutabile quale sia il compito a cui sono chiamati in questi giorni i direttori generali nominati dal centrodestra”.
E SCOPPIA IL CASO SUL BANDO DI ASSISTENZA DOMICILIARE
A rincarare la dose, in casa Pd, ci pensa la candidata sindaco Manola Di Pasquale: “Saremo noi a fare un esposto alla Procura della Repubblica se Paolo Rolleri non sospenderà il Bando per l’affidamento del servizio di “Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) e fisioterapia domiciliare” assegnato ad una società locale per un importo pari a 185.020 Euro circa. Nel bando è stato inserito uno capitolato speciale di appalto, che parrebbe compiacere la società vincitrice. Di contro, tutti i dipendenti della Cooperativa Sociale uscente, che fino ad ora hanno svolto il servizio di assistenza domiciliare, si vedono oggi non garantito più il posto di lavoro, poiché nel capitolato non vi sono norme cha assicurino il loro riassorbimento. Sembrerebbe un’ operazione, effettuata così a cavallo delle elezioni, atta a favorire soggetti che risultano politicamente impegnati, il tutto ai danni di 4 dipendenti teramani che vedono così perdere il loro posto di lavoro”.