Nereto. Sulla tematica delle affissioni irregolari, nelle sedi di Nereto, anche di associazioni, il confronto dialettico prosegue. Il Movimento 5 Stelle, che aveva sollevato il caso torna a sollevare la questione. E lo fa sopratutto per correggere il tiro delle precisazioni di Bruno Menei, segretario della Pro-Loco, chiamata in causa per un manifesto.
” La nostra invettiva”, si legge in una nota del M5S, “non era certo contro la Pro-Loco Non campiamo dunque perchè si debbe sentire parte offesa tanto da fare delle precisazioni.
Anzi, nel nostro programma emerge la volontà di valorizzare la Pro-Loco, che dev diventare la Stella Polare per tutte le altre associazioni, affinché non si ripetano piu’ manifestazioni curate esclusivamente da privati di altri paesi limitrofi ma siano coordinate da quella che secondo noi debba essere “un’istituzione” per il paese per antonomasia.
Quindi esprimiamo tutto il nostro rammarico in merito alle precisazioni del presidente che, umilmente, troviamo fuori luogo. La nota originaria riportava una inesattezza (ammettiamo la leggerezza dovuta ad una distrazione: sappiamo bene dove si trova la sede: abbiamo di recente fatto tutti la nostra iscrizione) e’ stato oggetto di lamentele: che non sono del Movimento 5 Stelle ma di molti compaesani di cui ci facciamo portavoce, che trovano di cattivo gusto un’immagine come quella riportata dall’articolo dove si vede comunque l’insegna “Pro-Loco” con sotto i manifesti elettorali e lascia passare un’immagine come se la pro-loco diventasse “pro-Laurenzi”.