Tortoreto. Fratelli d’Italia non farà campagna elettorale per le amministrative al Comune di Tortoreto. Nessun appoggio, dunque, alla lista Tortoreto Sempre, guidata dal candidato sindaco Alessandra Richi, da parte degli aderenti del partito della Meloni, in aperta polemica per il modo con il quale è stata composta la lista per le comunali, nella quale non trovano “ospitalità” esponenti della destra cittadina, a partire dall’assessore provinciale Francesco Marconi”.
Tanto da farla definire una sorta di lisata bis del centrosinistra, in aggiunta a quella capitanata da Flaminio Lombi. Il percorso viene tracciato in una nota a forma di Fabrizio Scardecchia, coordinatore cittadino del partito, che ricorda che ” sarà fatta campagna elettorale alle regionali per Gianni Chiodi con preferenza con il candidato Giandonato Morra e alle europee”.
A livello locale, però, il partito e dunque tutta la corrente non farà campagna elettorale.
Il motivo appare chiaro. ” La lista Tortoreto Sempre”, si legge ancora nella nota, ” all’apparenza dovrebbe rappresentare il centrodestra, ma nella sostanza è una seconda lista di centrosinistra o comunque influenzata da questo schieramento. Non possiamo appoggiare un progetto politico snaturato, nel quale non ci riconosciamo nella maniera più assoluta che presenta caratteristiche diverse da quello che, al contrario, dovrebbero essere le peculiarità di una progettualità di centrodestra imperniate sul rinnovamento e nel rispetto della continuità”.
Le motivazioni che sono alla base della scelta di non recitare un ruolo attivo nella campagna elettorale per le comunali a Tortoreto, sono quattro.
Il veto sulla candidatura di Francesco Marconi (in predicato, durante le scorse settimane anche di poter guidare la coalizazione), la presenza in lista di tre assessori della giunta guidata, dal 2004 al 2009 dall’allora sindaco Domenico Di Matteo (Arianna Del Sordo, Rosita Di Mizio e Dino Palombieri). Fratelli d’Italia, poi rimprovera il fatto che alla composizione della lista abbia lavorato anche chi, nel 2009 era stato avversario di Monti (Rolando Papiri, in arrivo dal centrosinistra).
” Il progetto politico”, si legge ancora, ” non tiene conto delle regionali, visto che l’intera lista non potrà concorrere alla campagna elettorale per Gianni Chiodi, non essendo una lista di centrodestra”.
Valutazioni, dunque, che si innestano in un ragionamento più ampio e che investono, e non potrebbe essere altrimenti, tutto il percorso che si è sviluppato nel centrodestra tortoretano, negli ultimi mesi, quando nella sostanza si è aperta la successione al sindaco uscente o alla riproposizione di un Monti-bis.
Nella presa di posizione di Fratelli d’Italia vengono ripercorsi tutti i passaggi che hanno portato alla formazione di questa lista. Dalle perplessità sulla ricandidatura di Monti (posizioni questa espressa anche da Forza Italia e Ncd), e dalla volontà di individuare una figura nuova nel segno della contitunitò e di aree.
” La persona che poteva identificare questo progetto”, dice ancora Scardecchia, ” era Francesco Marconi, ” visto che nella corsa alle provinciali del 2009 fu votato da tutte le anime del Pdl. La proposta, inizialmente, non è stata pienamente accolta dal tavolo politica, ma noi con lealtà e coerenza, abbiamo dato la disponobilità a ragionare su altre figure”. Poi inizia la lunga gestazione, con una ridda di ipotesi e nomi: dalla Richi, a Piccioni e poi lo stesso Monti, prima di virare definitivamente sull’assessore al turismo.
” Ritenendo non piùpercorribile la proposta di un Monti bis”, si legge ancora, ” abbiamo deciso di abbandonare il tavolo politico, non prima di aver rilanciato la proposta Marconi. Non abbiamo successivamente ricevuto nessuna convocazione da parte degli altri partiti del centrodestra e non essendo stati coinvolti nella formazione della lista, ci è sembrato che la volontà era quella di escludere un segmento importante del centrodestra, che nelle passate elezioni ha sempre eletto propri rappresentanti. Da qui le dimissioni dell’assessore Tartarelli e la volontà di non appoggiare nessuno in campagna elettorale, perchè questo progetto scaturito in maniera illogica, non ci appartiene nè politicamente e nè culturamente”.