Viavai bike sharing: Unione dei Comuni aderisce al bando regionale

Sant’Omero. L’Unione dei Comuni aderisce al progetto “Viavai bike sharing”, di recente varato e presentato dalla Regione nell’ambito di specifici finanziamenti.

 

Tra non molto, infatti, nei vari territori della regione, infatti, sarà introdotto il servizio di bike sharing, che ha come obiettivo quello di mettere a sistema tra i comuni il servizio di noleggio e condivisione delle biciclette, per garantire ai pendolari del lavoro, agli studenti, ma anche ai turisti una mobilità semplificata e sostenibile, nella quale le due ruote possano svolgere un ruolo centrale nella nuova strategia regionale della mobilità. 

Un progetto del costo complessivo di 4 milioni e 850 mila euro , che rientra nel Piano Regionale Triennale Tutela Ambiente 2013-2015, rivolto ai comuni con oltre ventimila abitanti, o in alternativa anche quelli di dimensioni più piccola qualora seguiranno la strada del consorzio.
“L’Unione dei Comuni”, sottolinea il vice-presidente della Città Territorio, Dino Pepe, ” che si è sempre dimostrata sensibile alle tematiche dell’impatto ambientale e dell’ eco-sostenibilità, effettuando già da tempo la raccolta differenziata, il porta a porta, avendo un elevato numero di piste ciclabile, si candida ovviamente come interlocutore per la Regione, nel portare avanti questo innovativo e importante progetto di eco-sostenibilità, anche se la grave situazione della viabilità rende la mobilità in vallata molto difficoltosa”.

“ Oltre alla partecipazione al bando” aggiunge il presidente Umberto D’Annuntiis, ” si torna a ribadire con forza la richiesta di fondi Fas per la realizzazione della pista ciclabile che colleghi la costa con Civitella del Tronto costeggiando il fiume vibrata . Le schede sono state presentate più volte ma , fino ad oggi , non sono state prese in considerazione , a differenza di altre zone che sono state inserite nella programmazione.
Riteniamo che la Val Vibrata non possa essere ulteriormente penalizzata , chiediamo che ci venga concessa la parità di accesso e che la ripartizione delle risorse avvenga anche su base territoriale “.

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