Il paramentare abruzzese, infatti, ha presentato una interrogazione al ministero dell’Economia con risposta scritta anche alla luce della svolta investigativa, che ha portato all’arresto dell’ex direttore generale, Antonio Di Matteo e l’iscrizione nel registro degli indagati di 19 persone e il sequestro di beni per equivalente di 199milioni di euro .”Dalla stampa si apprende”, scrive Melilla, ” di un inquietante scenario di intrecci perversi con settori politici e dell’emittenza televisiva nazionale che avrebbero beneficiato di ingenti finanziamenti da parte di Tercas,fermo restando l’autonomia del’Organo di Vigilanza sulle Banche e della Magistratura inquirente;Andrebbe riferito sullo stato economico della Tercas, in via di acquisizione da parte di una Banca pugliese, al fine di dare una doverosa informazione alle migliaia di risparmiatori abruzzesi e ai 500 dipendenti dell’istituto di credito, tenendo conto che si tratta della più grande banca abruzzese”.