I lavori si sono aperti con la relazione del coordinatore Tommaso Di Febo che ha incentrato il suo intervento sulla difficile situazione economico-sociale nazionale e locale e sugli obiettivi futuri di una forza di sinistra come Sel, a partire dalla centralità del lavoro e della difesa dei beni comuni.
Per quanto riguarda le prospettive regionali, Di Febo ha rimarcato i punti fermi per costruire la coalizione di centro-sinistra che sono il codice etico e morale sottoscritto dalle forze politiche e il coinvolgimento della società civile tramite una sola lista civica.
I problemi del lavoro e le condizioni di vita dei ceti più deboli, la messa in sicurezza del territorio, la carenza dei servizi pubblici e del welfare, la necessità di mettere in discussione le politiche europee sono stati i temi al centro del dibattito.
Si è ampiamente dibattuta, inoltre, la questione dei rapporti con le altre forze politiche e in particolare con il Partito democratico, sia a livello locale che nazionale, registrando l’idea diffusa nella base di un forte recupero dell’autonomia politica per costruire una sinistra più forte e radicata nel territorio, collocata a livello internazionale nel Partito Socialista Europeo e al tempo stesso in grado di favorire un dialogo ed una alleanza con il gruppo della Gue e quello ecologista.
Le conclusioni sono state affidate ad Arturo Scotto, giovane parlamentare Sel alla Camera dei deputati, che nel suo intervento ha stimolato militanti ed iscritti a lavorare per un rafforzamento del partito e per la ricostruzione di una casa per la sinistra politica e sociale, in grado di dare rappresentanza a milioni di elettori sfiduciati e delusi nel corso degli anni.
Il congresso ha eletto all’unanimità i delegati per il congresso regionale e nazionale e il nuovo organismo federale che si riunirà nei prossimi giorni per l’elezione del coordinatore.