Lo ha dichiarato Il Cittadino Governante, aggiungendo che nei giorni scorsi alcuni cittadini della zona “ci hanno contattato e riferito di aspetti, che evidentemente ci erano stati omessi, che sembrerebbero violare le normative vigenti, tant’è che gli stessi hanno proposto un ricorso al TAR per il vaglio della correttezza amministrativa dell’atto. Bene hanno fatto i cittadini a tutelare i loro legittimi interessi; naturalmente noi chiederemo tutti gli atti e approfondiremo, autonomamente, la questione per poi proporre una mozione in consiglio comunale per ripristinare, in autotutela, la correttezza dell’atto. Resta l’amarezza di non poter riporre alcuna fiducia in una classe dirigente che non si comporta in modo trasparente neanche nelle sedi in cui deve fornire informazioni corrette e complete ai consiglieri comunali perché possano conoscere pienamente i fatti su cui sono chiamati a deliberare. Ormai da tempo, a causa dell’affermarsi di una deriva avvezza ad operazioni urbanistiche poco commendevoli e dannose per la città ed i cittadini, approfondiamo le scelte urbanistiche dell’amministrazione, specialmente quando si tratta interventi che interessano aree ampie o siti delicati, ma non pensavamo di dover stare sul chi va là anche in un caso di ristrutturazione di un edificio. Noi come sempre, comunque, saremo per il rispetto della legalità e non avremo alcuna difficoltà a modificare il nostro voto, in consiglio, se le obiezioni fondate e giuste dei cittadini non verranno accolte con le opportune modifiche del progetto in questione. Avrebbe dovuto fare altrettanto, e da subito, l’amministrazione, a cui chi protesta si era già rivolto, evitando così di mettere in piedi un contenzioso costoso per l’Ente e per i cittadini confinanti. O si vuole addirittura operare – conclude la nota – come nei casi ex Migliori Longari e palazzo Gavioli (accanto al Kursaal) dove ormai siamo ai processi penali?”