“La Veco Fonderia Smalteria Spa e’ una delle piu’ moderne ed attrezzate fonderie d’Italia – scrive Melilla. La produzione giornaliera e’ di circa 150 tonnellate e da’ stabile occupazione a oltre 160 unita’ tra diretti e indotti. Dopo l’esposto in Comune da parte di alcuni abitanti per le emissioni rumorose e la conseguente rilevazione dell’Arta, il sindaco di Martinsicuro, Paolo Camaioni, ha emanato un’ordinanza che impone alla Veco di adottare tutti i provvedimenti necessari al fine di rientrare nei limiti di legge sulla rumorosita’ prodotta dai propri impianti produttivi. Conseguentemente a tale provvedimento sono stati ridotti i turni di lavoro da parte dell’azienda, (quello notturno cui venivano caricati i forni e dunque quello piu’ rumoroso), con una perdita sulla produzione, stimato intorno al 20-25%. L’azienda in una nota ha fatto sapere che con i turni ridotti diventa impossibile rispettare i tempi di eventuali nuove commesse mettendosi a rischio di pagare delle penali”. La Veco ha presentato ricorso al Tar, che dovrebbe pronunciarsi per il 20 novembre,contro l’ordinanza. Confindustria ha chiesto ai ministri dell’Ambiente e Sviluppo Economico lo sblocco della situazione ed anche i sindacati chiedono un adeguamento della disciplina che affronti il caso specifico della Veco, per evitarne la chiusura. “Gli stessi sottolineano come sia fondamentale adeguare il piano acustico e mettere a norma gli impianti produttivi – scrive Melilla – trovando un equilibrio tra la salvaguardia dei posti di lavori e la salute dei cittadini che vivono nella zona della fonderia e quella degli stessi lavoratori”.
Il deputato di Scelta Civica per l’Italia Giulio Sottanelli risponde all’accorato appello lanciato da Confindustria Teramo per trovare una “equilibrata soluzione che salvaguardi la continuità aziendale e i posti di lavoro” della Veco di Martinsicuro. L’attività della fonderia, che da lavoro ad 80 dipendenti più ulteriori 80 nell’indotto, è in difficoltà a causa dell’ordinanza “anti-rumore” del Comune che impone all’azienda pesanti vincoli che incidono sulla produzione, vietando nei fatti il lavoro di notte.A tal fine Sottanelli ha presentato ieri un’interrogazione urgente a risposta orale che sarà sottoposta nei prossimi giorni alla VII Commissione Ambiente della Camera ed è stata firmata anche dal capogruppo di Scelta Civica per l’Italia in Commissione, l’onorevole Salvatore Matarrese. Nell’interrogazione si chiede al Ministero dell’ambiente e a quello delle Attività produttive quali iniziative intendano adottare “nell’ambito delle rispettive competenze e nel rispetto dei controlli e delle verifiche che le autorità competenti stanno effettuando, al fine di trovare una equilibrata soluzione al problema scongiurando il pericolo che un’azienda storica rischi di scomparire”. In particolare si sottolinea la necessità dell’azienda “di poter programmare ulteriori interventi per il miglioramento dell’impatto ambientale” chiedendo al tempo stesso chiarimenti in merito alla diversa classificazione riservata all’area su cui sorge lo stabilimento rispetto a quella adiacente. “In questo delicato momento economico per il tessuto produttivo abruzzese e teramano” spiega Sottanelli “è necessario fare tutto quanto nelle nostre possibilità per evitare che imprese solide e storiche del territorio come la Veco rischino di chiudere o di vedere compromessa la loro attività con pesanti ripercussioni sui lavoratori. E’ compito delle istituzioni promuovere azioni che, in maniera sinergica con sindacati, associazioni di rappresentanza e con l’azienda stessa, possano portare ad una risoluzione della questione nell’interesse di tutti. E’ per questo che mi sono reso disponibile a raccogliere l’appello di Confindustria ed è mia intenzione sottoporre l’interrogazione anche al Ministero dello Sviluppo economico attraverso la X Commissione Attività produttive della Camera”.