Roseto. Si è svolta a Roseto degli Abruzzi, alla Villa Comunale, l’Assemblea dei Comitati Città per Vivere e Mia Casa d’Abruzzo per la presentazione di una “Lista Civica” alle prossime elezioni regionali, al termine della quale i numerosi delegati hanno deciso di avviare le procedure per la formazione delle 4 liste provinciali a sostegno del Candidato Presidente della Regione Pio Rapagnà, mentre la raccolta delle firme verrà attuata subito dopo che il Presidente uscente Gianni Chiodi avrà stabilito la data definitiva delle elezioni.
Nel corso dei prossimi giorni si terranno iniziative nelle Città e nei Paesi della Regione, alfine di illustrare il “programma della Lista”, con particolare riferimento al diritto alla Casa e al Lavoro, alla riduzione del costo dei servizi pubblici, della raccolta e smaltimento dei rifiuti, dei trasporti pubblici locali, dell’Acqua, dei Ticket sui servizi sanitari e assistenziali, sulle cure e sulle medicine.Contestualmente alla campagna di informazione e di raccolta delle firme per la presentazione delle candidature, si chiederà ai Cittadini abruzzesi di sottoscrivere tre Proposte di Legge di iniziativa popolare, da presentare al Prossimo Consiglio regionale, rispettivamente, per la “ricostruzione dell’Aquila e la messa in sicurezza sismica” delle abitazioni pubbliche e private colpite dal terremoto del 6 aprile 2009, il “riscatto” degli alloggi ex-GESCAL di Edilizia Residenziale Pubblica ed il ripristino dei confini originari della Riserva Naturale del Borsacchio nei Comuni di Roseto degli Abruzzi e Giulianova, proditoriamente riperimetrata su proposta di alcuni Consiglieri regionali sia di centrodestra che di centrosinistra.L’Assemblea ha deciso inoltre di “aprire” un approfondito e trasparente confronto con le varie espressioni associative e partecipative della società civile, per esplorare se esistono le disponibilità e le condizioni per un “collegamento civico” tra le varie liste che intendano raccogliere e sostenere esperienze locali, provinciali e regionali che in questi anni si sono battute, con forza e senza compromessi clientelari e di interessi particolari, per affrontare e risolvere “problematiche strategiche” per un “Nuovo Abruzzo” e per tutelare i principali diritti sociali, personali e ambientali fortemente affermati e sanciti dalla Costituzione della Repubblica Italiana e dallo Statuto della Regione Abruzzo.