I casi finora sottoposti alla Cgil e Federconsumatori configurerebbero “palesi illegittimità e gravi iniquità ai danni degli utenti. In particolare si richiede la corresponsione di ingenti somme per le annualità pregresse, senza alcuna motivazione, in casi nei quali era stata applicata dallo stesso Comune la riduzione prevista dalla legge per le abitazioni distanti dai siti di conferimento dei rifiuti. Inoltre gli avvisi recapitati in questi giorni richiedono il pagamento di tre rate entro l’anno 2013 (coincidenti con quelle previste per la Tares), la prima delle quali ha la scadenza dello scorso 30 giugno : si tratta di una incredibile lesione di tutti i diritti sanciti dalle leggi a tutela dei contribuenti e degli utenti dei servizi pubblici, i quali hanno oltretutto il diritto di ricorrere per le contestazioni di merito. Dal punto di vista sostanziale, è del tutto inaccettabile che si voglia far pagare ad un pensionato, nell’arco di tre mesi, somme che sfiorano i 2.000 euro”.
Giuseppe Oleandro della SPI- CGIL ed Ernino D’Agostino di Federconsumatori Teramo chiedono al sindaco di Roseto, Enio Pavone, “l’immediata convocazione di un incontro e la sospensione delle procedure in corso. Nel frattempo, gli utenti interessati possono recarsi presso le strutture territoriali delle Organizzazioni per dare avvio alle azioni di tutela”.