Pineto, Consiglio comunale boccia la Consulta dei Giovani: la protesta di Sel

pinetoPineto. “Ho l’impressione che istituire una consulta giovanile non significhi nulla, nonostante ciò sono pronto a votarla”. Sarebbero state queste le parole pronunciate ieri sera dal sindaco di Pineto Luciano Monticelli in Consiglio comunale, definita da Sel “un capolavoro di incoerenza”, soprattutto in luce del fatto che alla dichiarazione sarebbe seguita la richiesta di rinvio del punto proposto dal circolo “I 100 passi”.

“La maggioranza, come al solito, si è accodata – si legge in una nota a firma di Sel – e il capogruppo PD Enzo Nardi ha addirittura motivato la sua richiesta affermando di non essere preparato sull’argomento. Come forze di opposizione però abbiamo rifiutato il rinvio e il voto ha visto una bocciatura della mozione da parte della maggioranza, con l’unica eccezione, provocatoria, dello stesso sindaco. Oltre agli sterili attacchi sulla struttura dello Statuto da noi proposto (che tra l’altro ha ricevuto parere favorevole dal segretario comunale) Monticelli ha rifiutato alla radice il principio dello strumento, definendolo “organo di controllo” (denotando quindi una certa paura insensata), vogliamo ricordargli che la natura dell’istituzione in questione è esclusivamente consultiva. Sul piano prettamente politico – continua la nota – ci chiediamo : è questo l’aspirante candidato alle regionali per il Partito Democratico ? il politico pinetese da mandare in regione ? Ai diversi anni di cattiva amministrazione si va a sommare quindi una idea cinica delle politiche giovanili, l’ennesima brutta pagina per la politica locale. Noi di Sinistra Ecologia e Libertà riteniamo che una consulta dove i giovani possano confrontarsi , dialogare e socializzare rappresenti un momento di crescita per tutta la comunità; ma se per caso il punto non è stato votato dalla maggioranza solo perché presentata da un membro dell’opposizione, allora la questione è di gran lunga più grave, poiché appartiene solo alla sfera del tatticismo politico fine a se stesso, un modus operandi che i cittadini e la società civile oggi non sono più propensi ad accettare”.

Gestione cookie