Giulianova. Perché declassare il Sert di Giulianova-Atri da Unità operativa complessa a struttura semplice? A chiederlo è l’onorevole Gianni Melilla, deputato di Sinistra Ecologia e Libertà, che ha presentato un’interrogazione a risposta scritta al Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.
Il declassamento, infatti, scrive Melilla, “comporta la riduzione dei tre Sert esistenti nella provincia di Teramo a uno, con sede a Teramo, compromettendo così per gli utenti un livello essenziale di assistenza in un campo molto delicato per la salute dei cittadini. Con la delibera n°2496/C del 2/5/91, la Regione Abruzzo prevedeva l’istituzione di un Sert per ogni Unità locale socio-sanitaria, con la sola eccezione del Sert di Giulianova, al quale si attribuiva la competenza territoriale non solo della Ulss di Giulianova, ma anche di quella di Atri. Tale eccezione era motivata da un bacino di utenza quantitativamente secondo solo a quello di Pescara. Le caratteristiche socio-economiche del territorio di competenza, sommate ad una riconosciuta qualità del Servizio erogato, ha fatto sì che questo Sert si caratterizzasse anche come il secondo per numerosità di utenti in carico, diventando un polo di eccellenza regionale. Il ministero della Sanità, inoltre, stabiliva che i Sert ad alta utenza sono quelle strutture che hanno avuto in un biennio un’utenza superiore alle 100 unità. Il Sert. di Giulianova risponde a questo requisito, perciò deve essere considerato ad alta utenza. Nel 2002 la Asl di Teramo stabiliva che in tali unità operative complesse fosse obbligatoria la presenza di un direttore medico. Nel 2012 la Regione, facendo chiarezza sulla permanenza del Sert giuliese quale unità operativa complessa ed allontanando la minaccia di declassamento, ribadiva la necessità di potenziare le strutture territoriali, evitando il sovraffollamento degli ospedali e l’incremento della spesa.
Il Sert di Giulianova-Atri ha avuto in carico, dal 1992 ad oggi, oltre 4000 soggetti con problematiche di uso-abuso o dipendenza da sostanze o comportamentali (gioco d’azzardo, internet). Insieme a questi 4000 soggetti sono state coinvolte altrettante famiglie, formali o informali. Sono state offerte risposte personalizzate e coerenti con le evidenze scientifiche e con i bisogni primari dell’utenza. L’enorme gamma di prestazioni offerte ed erogate, di tipo medico-farmacologico, sociale, riabilitativo e preventivo, è stata possibile solo attraverso la costruzione di un’ampia Rete Territoriale: il Privato sociale, il Volontariato, gli Enti Locali, i Servizi Sociali, la Prefettura, la Magistratura, le Istituzioni Scolastiche, gli Istituti di pena ed i Servizi ad essi collegati, il Dipartimento di Psichiatria.
Il 26 marzo 2012 il Comitato Permanente per la verifica dell’erogazione dei LEA di cui all’intesa Stato-Regioni ha individuato gli indicatori e i parametri standard per la determinazione delle Strutture semplici e complesse, ospedaliere e territoriali precisando per l’Abruzzo il numero complessivo in 601 Strutture Complesse di cui 427 Ospedaliere e 174 Territoriali. Le prime risultano in Abruzzo in ESUBERO mentre le seconde, territoriali, sono vistosamente carenti. Il Commissario ad acta per la sanità della Regione Abruzzo ha recepito la suddetta scelta trasmettendole alle ASL per le determinazioni conseguenti. E dunque risulta del tutto immotivata la eliminizione del SERT di Giulianova, che opera nel territorio. Risulta evidente come la bozza dell’atto aziendale della Asl di Teramo metta a rischio il Livello essenziale di Assistenza attualmente assicurato a circa 1.000 pazienti, dato che, con il declassamento, non vi sarebbero più le condizioni per poter fare fronte ad un numero così elevato di richieste”.