Giulianova, ancora polemiche sui Comitati di Quartiere

FLYER_Calendario-Assemblee_DEF-01Giulianova. Mentre il sindaco di Giulianova annuncia, per il 10 luglio, una conferenza stampa per la presentazione dei neonati Comitati di Quartiere, non si placa la polemica, in particolare sull’associazione DEMOS che, per conto del Comune, ha curato l’organizzazione delle elezioni degli organismi di rappresentanza popolare.

Il Movimento 5 Stelle Giulianova, in un comunicato stampa, dichiara: “Continuiamo a leggere sulle testate locali, con sospetta insistenza, autoelogi da parte del sindaco e celebrazioni varie, circa il successo conseguito dal progetto Demos, che ricordiamo, ha visto partecipi solo l’8% dei cittadini aventi diritto. Siamo convinti che buona parte dell’altro 92% dei cittadini giuliesi si sia resa conto che l’iniziativa nulla ha a che fare con la vera democrazia partecipata e diretta.”
“L’operazione Demos – continua il movimento – si è configurata con l’elezione di rappresentanti di quartiere e di un presidente che faranno da tramite con l’amministrazione. Deve essere chiaro che si sta parlando di una forma di democrazia sempre rappresentativa, sovrapponibile alle normali elezioni e che nulla ha a che fare con la democrazia partecipata o diretta. La differenza non è di poco conto, perché mentre la prima (Demos) ha un’organizzazione piramidale, quindi con delegati e possibili filtri vari (nella voce filtri ci può essere di tutto: persone, cose, ammiccamenti, utilità personali ecc.), la seconda, che è quella che il M5S persegue, ha una struttura orizzontale e vede il cittadino direttamente partecipe alla gestione della cosa pubblica senza delegati e senza filtri. A pensar male, senza dilungarsi sullo sperpero di denaro pubblico dell’iniziativa (oltre 12500 euro), verrebbe da supporre che il tutto sia solo un’abile operazione di marketing politico figlia della vecchia logica divide et impera. L’obiettivo malcelato da parte del sindaco e di tutto il castello potrebbe essere quello di “fidelizzare” le truppe, usando purtroppo la buona fede dei numerosi partecipanti ignari, in vista del probabile abbandono anticipato della città e della candidatura alle prossime elezioni regionali. Come detto in apertura è solo un sospetto che, siamo certi, il sindaco non mancherà di fugare ai cittadini pubblicamente nei prossimi giorni.”

Ma i 5 Stelle non sono gli unici ad esprimere dubbi e critiche, anche Eden Cibej, responsabile del Movimento popolare “Senza Padroni”, da sempre critico verso le modalità di formazione dei Comitati, torna a parlare delle elezioni di quartiere dichiarando: “Premesso il nostro più assoluto rispetto per candidati ed elettori dei Comitati di Quartiere, sorprendono le vanterie immotivate con le quali il sindaco di Giulianova, l’assessore Forcellese ed il Prof. Di Marco sottolineano i modestissimi risultati del voto. Trascurata l’irrisoria percentuale dei votanti, solo l’8 per cento, il mancato raggiungimento del numero dei candidati (8 al Lido e al Paese, 7 nelle Frazioni), il Prof. Di Marco, novello Carlo Marx, arriva a sostenere che “nasce in Abruzzo un nuovo modello di democrazia”; il Sindaco, che è sempre unico almeno in provincia: “E’ una pagina storica per l’Abruzzo; Giulianova diventa il primo esempio di democrazia dal basso”. C’è da chiedersi come interpreteranno, gli abruzzesi, questa inaspettata illuminazione filosofica proveniente da Giulianova.
Alla luce anche di queste ultime esternazioni comunali e dei suoi profeti, il Movimento “Senza Padroni” sottolinea l’assoluta urgenza di tutelare la cittadinanza giuliese promuovendo la convergenza di forze sociali di rinnovamento capaci di scongiurare il ripetersi di una simile Amministrazione al prossimo turno elettorale. “

Ma, oltre alle comunicazioni ufficiale, molti, sul web, si chiedono quale sarà ora il ruolo di Demos, visto che, ufficiosamente, sembra che voglia continuare ad affiancare, non si sa a quale titolo, i presidenti ed i consiglieri di quartiere nelle attività previste dal regolamento di partecipazione. E altri ancora fanno notare che, con le probabili dimissioni di Mastromauro per candidarsi alle regionali, il probabile arrivo del Commissario vanificherebbe, di fatto, almeno temporaneamente, la formazione dei comitati, in quanto l’incaricato dalla Prefettura difficilmente andrebbe dietro alle istanze dei cittadini, dovendosi limitare all’ordinaria amministrazione.

Una partenza, quindi, piena di dubbi e di proteste, che non mette in dubbio, però, l’impegno e la buona fede dei cittadini che si sono candidati o semplicemente recati alle urne, tutti con la speranza che l’esperienza dei Comitati non si riveli, come in passato, un inutile specchietto per le allodole.

Ma come funzioneranno i Comitati di Quartiere. Secondo il Regolamento comunale per la partecipazione:

I Quartieri promuovono la partecipazione alla vita politica e amministrativa del Comune di Giu- lianova ed in particolare:
a) assolvono al ruolo di promozione ed implementazione della partecipazione consape- vole all’attività amministrativa attraverso tutte le forme e gli strumenti idonei a per- seguire tale scopo;
b) esercitano funzioni conoscitive, di promozione, di iniziativa, avendo sempre come fine la costruzione di una rete per il soddisfacimento di interessi pubblici;
c) rappresentano le istanze della popolazione;
d) contribuiscono alla diffusione dell’informazione;
e) promuovono e attuano momenti di discussione, di confronto, di collaborazione con gli organismi di democrazia di base presenti nel territorio, con le organizzazioni sociali e sportive, del tempo libero, culturali e di volontariato operanti a livello locale;
f) promuovono momenti di verifica della gestione dei diversi servizi di Quartiere al fine di avanzare proposte di interventi migliorativi;
g) promuovono momenti di verifica, di informazione e di indagine sui temi economici,
politici, sociali e culturali che interessano il Quartiere e la sua popolazione;
h) esercitano attribuzioni consultive e propositive di propria iniziativa o su richiesta del Comune e dei cittadini.

I Quartieri possono esprimere pareri su:
a) bilanci di previsione e piani OO.PP.;
b) piano regolatore generale, varianti P.R.G., piani particolareggiati e di zona, convenzioni urbanistiche riguardanti il Quartiere;
c) opere di urbanizzazione e localizzazione di edifici destinati a servizi sociali riguardanti il Quartiere; viabilità, trasporti, orari servizi aperti al pubblico, orario servizi commerciali, programma manifestazioni estive (culturali, sportive, ecc.), limitatamente al territorio del Quartiere in una visione globale della città.

Gli organi dei quartieri sono: il Presidente dell’Assemblea di quartiere; l’Assemblea di quartiere e il Comitato di Quartiere.
Il Presidente dell’Assemblea di quartiere è il più votato alle elezioni del Comitato di Quartiere.
L’Assemblea di quartiere è composta da tutti i cittadini residenti nel quartiere che abbiano compiuto il sedicesimo anno di età. L’Assemblea si riunisce almeno ogni tre mesi ed è convocata dal Presidente dell’Assemblea; su richiesta della maggioranza dei componenti del Comitato di quartiere; su richiesta del Sindaco; su richiesta di almeno trenta componenti dell’Assemblea.
L’assemblea del quartiere svolge attività di promozione e valorizzazione delle istanze partecipative del quartiere in cui ha sede, secondo il metodo del confronto e della collaborazione con gli organi del Comune. L’Assemblea svolge attività di analisi delle problematiche e delle criticità relative alla vita associativa di quartiere e propone al Comune iniziative e soluzioni per il miglioramento delle condizioni di vita. In particolare l’Assemblea:
a) formula proposte sulla programmazione dei servizi di interesse collettivo;
b) svolge direttamente attività di informazione e di promozione dei processi di consultazione e di partecipazione dei cittadini alla vita pubblica, come dibattiti pubblici,
sondaggi deliberativi ed altri mezzi di partecipazione che si rendono utili;
c) promuove iniziative di solidarietà e di volontariato sociale in collegamento con le associazioni operanti sul territorio comunale;
d) promuove di iniziative e manifestazioni finalizzate alla salvaguardia ed alla valorizzazione della cultura e delle tradizioni locali;
e) promuove iniziative e manifestazioni finalizzate alla salvaguardia ed alla valorizzazione dell’ambiente;
f) promuove l’integrazione dei cittadini stranieri nel tessuto sociale svolgendo iniziativedi sensibilizzazione e di inclusione.

Il Comitato di quartiere, formula proposte per la soluzione di problemi amministrativi interessanti il quartiere e in ordine al funzionamento e alla gestione dei beni, dei servizi e delle istituzioni comunali, assistenziali, culturali, scolastiche, sportive e ricreative e di ogni altro ordine esistenti nel quartiere. Su tali proposte si pronuncia l’Assemblea di Quartiere che poi inoltre le proprie decisioni al Presidente del Consiglio Comunale.

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